Questa mattina le Borse europee hanno subito invertito la marcia dopo una partenza in territorio negativo, con Italia e Spagna che hanno suonato la carica.
E' vero che nella seduta di ieri, con l'apertura della Borsa USA, hanno accusato dei cali tra i 2 e 3 punti percentuali dai massimi di giornata.
Un'occhiata ai livelli grafici Heikin-Ashi: il nostro FTSE MIB ha un andamento laterale da metà agosto, sembrava voler reagire al rialzo dal supporto di breve a 19.669 punti, ma la forza di tale recupero viene messa in dubbio dai movimenti delle ultime ore.
Il DAX resta attaccato alla resistenza dei 13.207 punti, la cui violazione su base giornaliera potrebbe aprire la porta per nuovi possibili massimi storici.
Stesso discorso (in fase di test di una resistenza) per l'EUROSTOXX ed il francese CAC 40, mentre l'IBEX 35 prova a ridurre la distanza con le altre Borse europee sulla performance da inizio anno, dove l'indice spagnolo è in fondo con un rendimento del -27%.
Per quanto riguarda Wall Street, il calo di ieri è stato importante, molti diranno: "L'avevo detto io!".
Siamo davanti al grande crollo?
Le quotazioni erano giunte a dei livelli da molti ritenute eccessive, potrebbe quindi essere una correzione salutare ed una "buy opportunity".
In questi casi mi piace dire: "Lo scopriremo solo vivendo!" e seguire i grafici, che in questo momento dicono "potenziale ribasso".