Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
Dopo diverse settimane di calma piatta sul fronte obbligazioni, improvvisamente abbiamo registrato un incremento dei rendimenti a più lunga scadenza.
Movimenti speculativi indotti da alcune indiscrezioni secondo cui la Banca del Giappone potrebbe essere pronta a modificare la politica monetaria, ovvio che la reazione più evidente è subentrata sui titoli governativi giapponesi a 10 anni (JGB).
Con un’inflazione che non intende spostarsi dai minimi, i mercati si attendono interventi nel controllo della curva dei rendimenti (YCC) che consentano al rendimento a 10 anni di oscillare sopra lo zero nel tentativo migliorare la redditività bancaria (a fronte di una curva costantemente piatta) e stimolare i prestiti.
Il JGB a 10 anni ieri è salito di 5 punti base e ha spinto il corrispettivo a 10 anni USA su di 7 punti base, rafforzando la curva dei rendimenti. Il T-Bond è salito al 2,95%, corrispondente al massimo delle ultime 5 settimane.
Anche i rendimenti a più lunga scadenza su obbligazioni britanniche e tedesche sono aumentati sensibilmente.
Il mercato valutario pare apprezzare lato dollaro e dopo le prese di profitto indotte da Trump abbiamo assistito a una ripartenza del biglietto verde.
Con i rendimenti al rialzo e il dollaro sostenuto, l'XAU/USD è nuovamente soggetto a pressioni ribassiste mentre l’azionario sembra aver trovato un certo sostegno (grazie soprattutto ai risultati positivi di Alphabet Inc Class C (NASDAQ:GOOG), che hanno sicuramente aiutato).
Le PMI flash odierne saranno osservate con molta attenzione per le implicazioni sulla crescita e sarà interessante capire se la brutta performance del Manufacturing PMI giapponese è un presagio di debolezza globale o se si è trattato di un fatto isolato.
Wall Street ha reagito ancora una volta alla grande dopo i recenti ribassi.
L' indice SP 500 ha chiuso la prima sessione settimanale a + 0,2% ovvero a 2807 punti e i futures hanno guadagnato un ulteriore + 0,2%.
Positivo anche il Nikkei + 0,5% e gli indici europei sembra voler puntare al rialzo.
Sul fronte forex, il rinforzo del Dollaro sta avendo ripercussioni soprattutto sulle materie prime – oro e petrolio – e conseguentemente sulle commodities currencies.