Oggi il dollaro USA ha confermato la sua debolezza dopo i dati sui prezzi alla produzione di novembre, che hanno registrato un inatteso aumento ma non hanno cambiato l'opinione del mercato su una perdita di spinta dell'inflazione sottostante. L'indice del dollaro, che ne misura la forza contro un paniere di sei principali valute, intorno alle 15,20 italiane cede lo 0,26% a 94,958 dopo il +0,75% di ieri. La debolezza della divisa britannica contribuisce a sostenere l'euro, che avanza dello 0,2% contro dollaro a 1,1375. I timori per le proteste in Francia contro le riforme economiche del presidente Emmanuel Macron hanno limitato di recente l'apprezzamento della moneta unica.
A Wall Street, i futures sui principali indici vedono il contratto sullo S&P 500 avanzare dell'1,16%, preceduto da quello sul Nasdaq 100 che si apprezza dell'1,47%. Tra i vari titoli da seguire Pfizer che viaggia in progresso di circa un punto percentuale, snobbando la bocciatura arrivata da Jp Morgan, i cui analisti hanno ridotto il rating sul titolo da "overweight" a "neutral", con un prezzo obiettivo a 46 dollari. Buone notizie anche per AT&T che ha ricevuto una promozione da Citigroup, i cui analisti hanno migliorato il giudizio da "neutral" a "buy", con un target price a 34 dollari.
A favorire gli acquisti contribuiscono alcune indiscrezioni riportate da Bloomberg secondo cui la Cina avrebbe deciso di tagliare dal 40% al 15% i dazi doganali applicati alle auto prodotte negli Stati Uniti.
Indici; Stoxx600 + 1,31% a 343,42, FTSE + 0,87% a 6.780,09, DAX + 1,36% a 10,766,61, CAC 40 + 1,40% a 4,808,70, IBEX 35 + 0,99% a 8.746,00, FTSE MIB + 0,80% a 18,556,50, SMI + 1,36% a 8.668,20.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
FIBO Group