Gli ultimi dati economici pubblicati in Svizzera indicano che la deflazione resta un problema rilevante, soprattutto in un contesto di debole consumo domestico e valuta forte.
L'indice dei prezzi al consumo ha invertito il trend di crescita, scendendo dallo 0.3% di Aprile allo 0.1% nel mese di Maggio. Il dato annuale si conferma -0.4%. Crescita e inflazione restano al palo, e ciò viene confermato dalle vendite al dettaglio in calo dell'1.9% su base annuale. Tuttavia non è ancora il momento per un'azione della SNB.
Le aspettative riguardo il meeting del 16 Giugno sono molto basse, e i tassi non dovrebbero essere toccati. Dato il meeting della Fed in vista, e il prossimo referendum nel Regno Unito, è probabile che la SNB decida di conservare le proprie carte per eventualmente reagire ad eventi avversi. Nonostante il silenzio, però, l'attività svolta dietro le quinte appare sempre più evidente. Le riserve in valuta estera a Maggio sono aumentate da 587.9 a 602.1 miliardi di franchi.
Mentre le riserve in valuta estera stanno per superare il 95% del GDP, uno scenario decisamente preoccupante.
Una parte dell'aumento delle riserve può essere attribuito ai diversi metodi di valutazione utilizzati nel calcolo, ma resta l'evidenza di un intervento della SNB per indebolire il franco, proprio come avevamo anticipato.
Data la recente forza dell'euro, la mancata salita di EUR/CHF indica che i flussi in entrata sul franco svizzero sono ancora molto significativi. In parte ciò può dipendere dal rischio destabilizzante connesso al referendum nel Regno Unito, a causa del quale molti investitori si rifugiano su valute sicure.
Data la deflazione, inoltre, i rendimenti reali svizzeri non sono poi così negativi. La SNB ribadirà nuovamente l'impegno a difendere il franco da un eccessivo apprezzamento. Tuttavia gli acquisti potrebbero proseguire con l'avvicinamento al referendum del 23 Giugno.