In controtendenza Tim e Mediaset (MI:MS) che continuano a mostrare tutte le loro grosse difficoltà nel mettere in piedi un reale e corposo rimbalzo (medio/lungo periodo) nonostante i loro ribassi di oltre un decennio: Mediaset cede circa il 90% dal 2000 ad oggi e Tim l'87%.
Verba volant, scripta manent…. ed al momento in casa Tim e Mediaset non c'è ancora nulla di concreto. Fusioni, vendite di asset, collaborazioni, ritorno al dividendo, ritorno all'utile e chi più ne ha più ne metta, sembrano al momento solo illusioni oppure operazioni che al momento non sono in grado di risollevare le sorti dei titoli.
Per quanto riguarda Telecom (MI:TLIT), se i corsi non riusciranno in breve termine a portarsi al di sopra di 0.5950 euro, sarà difficile evitare un ritorno in area 0.5440 euro in prima battuta per poi proseguire verso il supporto a 0.5210 euro la cui rottura (in particolar modo in chiusura di seduta) potrebbe favorire ulteriori affondi in direzione di quota 0.502 euro, supporto fondamentale di lungo termine che avrà il gravoso compito di impedire alle quotazioni di raggiungere il primo obiettivo in area 0.4730 euro. I primi e reali segnali positivi solo oltre quota 0.6820 euro in chiusura e con tenuta settimanale ma un significativo ed importante miglioramento (medio periodo) avverrà solo oltre quota 0.7393 euro.
Ultimamente il rosso è di moda in casa Mediaset che dopo l’ennesimo accenno di reazione di fine novembre si appresta a testare per l’ennesima volta il supporto strategico a 2.46 euro la cui rottura spianerà la strada fino in area 2.41 euro (al momento il titolo è a quota 2.53 euro). Segnali di ripresa (nel breve) verranno invece generati SOLO oltre quota 2.70 euro in chiusura e con tenuta di almeno 3 sedute; mentre per il lungo periodo i primi e reali segnali di risveglio giungeranno solo oltre quota quota 3.0 euro con tenuta settimanale.