Nell’ultima seduta il titolo Tenaris (MI:TENR) ha inviato i primi segnali di una probabile ripresa dopo i ribassi delle precedenti sedute (prese di profitto) dovuti al lungo rally ( nonostante la guidance 2017, presentata ad ottobre, non convinceva gli analisti e nonostante o giudizi negativi da parte di Equita Sim, Mediobanca (MI:MDBI) e Kepler C.) partito lo scorso 27 settembre (11.15 euro).
Oltre le resistenze a 17.08 e 17.16 euro (in chiusura di seduta) ci sarà spazio per un allungo in direzione dei primi target a 17.35 e 17.55 euro (2° target 17.79 euro).
Primi segnali negativi sotto quota 16 euro ( in chiusura) per il test a 15.81 e 15.53 euro (2° target 15.40, riferimento importante, al di sotto del quale, in chiusura di seduta, i corsi potrebbero rivedere quota 15.08 e successivamente con quest’ultima violazione in chiusura di seduta, area 14.40 euro).
Il titolo in 6 mesi ha guadagnato il 33%, il 73% in 12 mesi, il 24% in 2 anni ed il 9% in 5 (dal 2002 ad oggi il 796%). Il mese scorso Tenaris ha reso noto di aver riportato un significativo aumento del numero di trivelle attive negli Stati Uniti (+ 32%). Il Nord America rappresenterebbe il 31% del fatturato complessivo.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è superiore a Ema50; entrambe sono superiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è NON in atto l’orientamento più rialzista possibile.