Nel 2024 possibile una nuova vettura più piccola ed economica
Garrett Nelson, analista del settore automobilistico di CFRA, si aspetta che Tesla (NASDAQ:TSLA) nel 2024 presenterà una nuova vettura elettrica, più piccola e più economica. Per Tesla un nuovo modello potrebbe dare nuovo slancio alla crescita nel momento in cui sul mercato si verifica un rallentamento della domanda di veicoli elettrici.
La previsione media degli analisti è che il 2023 si chiuderà per Tesla con vendite pari a circa 1,8 milioni di veicoli. La stima per il 2024 è di 2,1 milioni. Si tratta di una crescita inferiore al 20% e ben lontana dal +50% di crescita media annua che l'azienda si prefigge.
In tre anni le azioni Tesla sono salite del 6%. S&P500 +27%
Intanto, a tre anni esatti dall’ingresso di Tesla nell’S&P500, salta all’occhio la performance deludente del primo produttore mondiale di auto elettriche. Il 18 dicembre 2020, la seduta prima dell’ingresso nell’S&P500, le azioni Tesla avevano chiuso intorno ai 232 dollari. Oggi valgono 247 dollari, con un aumento del 6%. Nello stesso tempo l'S&P 500 è salito del 27%, guidato da titoli tecnologici a grande capitalizzazione come Microsoft (NASDAQ:MSFT), Apple (NASDAQ:AAPL) e Nvidia. Tesla, settima azienda per peso nel principale indice americano, si colloca nella metà inferiore delle performance dell'S&P in questo periodo.
"La valutazione di Tesla era decisamente esagerata quando è entrata nello S&P 500, quindi non c'è da stupirsi che le azioni stiano sottoperformando e probabilmente lo faranno per i prossimi due anni", ha dichiarato in un'intervista Craig Irwin, analista di Roth Capital Partners. "La strategia giusta per fare soldi sulle azioni Tesla è il trading sulla volatilità”.
In effetti, la modesta performance triennale di Tesla fa la media di un andamento molto volatile. A un certo punto, il titolo registrava un rialzo di quasi l'80% rispetto al prezzo di prima dell'ingresso nell'S&P, mentre in un altro momento si trovava a meno della metà di quel valore.
Tuttavia, il rally euforico che ha preceduto l'ingresso di Tesla nell'S&P 500 rende la debolezza del titolo appetibile per alcuni investitori. Le azioni sono aumentate di ben il 731% nel 2020 fino al 18 dicembre, grazie alle aspettative che l'azienda avrebbe presto guadagnato lo status di blue-chip, attirando sia gli investitori istituzionali che quelli retail.
La media dei target price esprime la previsione di un calo del 4%
Oggi quello che si chiedono gli investitori è quanto spazio di crescita rimanga in una valutazione di mercato che già sovrasta le altre case automobilistiche e assomiglia alle più grandi aziende tecnologiche. Su 42 analisti che coprono il titolo, a Market Screener risulta che 15 consigliano di comprare le azioni e sei suggeriscono di vendere. Gli altri hanno una posizione neutrale. La media dei target price è 236 dollari, un prezzo più basso del 4% rispetto alla chiusura di mercoledì 20 dicembre.
L’asso vincente (quando arriverà): il nuovo sistema di guida autonoma
A tirare fuori Tesla dalle secche potrebbero essere due eventi. Il primo è quello cui abbiamo accennato all’inizio di questo articolo, ovvero il lancio di una vettura a basso costo, competitiva verso le auto con motore a combustione. Oggi le Tesla vengono percepite come auto di lusso, e pur essendo leader di questa fascia di mercato negli Usa, si tratta comunque di un segmento numericamente ridotto.
La seconda notizia attesa da chi punta sulla crescita delle azioni Tesla è che finalmente l’azienda sia in grado di costruire un'auto a guida autonoma prima di chiunque altro.
Secondo Nicholas Colas di DataTrek Research, circa due terzi della valutazione dell'azienda dipendono dal successo della sua tecnologia di "guida autonoma". Ma questa tecnologia ha subito diverse battute d'arresto. L'ultima delusione è arrivata la settimana scorsa, quando Tesla ha dichiarato che richiamerà più di due milioni di auto dopo che il massimo ente di regolamentazione statunitense per la sicurezza automobilistica ha affermato che il sistema non fa abbastanza per evitare un uso improprio.
"La valutazione di Tesla, e quindi la volatilità e il potenziale rendimento futuro del titolo, sono inestricabilmente legati alla sua capacità di fornire un veicolo veramente autonomo", afferma Colas. "Gli investitori che pensano che ciò accadrà possiederanno il titolo. Quelli che dubitano che Tesla possa arrivare al traguardo per prima o per seconda non lo faranno”.