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Le azioni di Tesla appaiono più vulnerabili avvicinandosi al territorio degli orsi

Pubblicato 04.09.2020, 12:57

È stata proprio una cattiva idea scommettere contro Tesla (NASDAQ:NASDAQ:TSLA) quest’anno. Ogni piccola correzione è stata seguita da un forte rally, che ha spinto il titolo a nuovi massimi quasi ogni giorno.

Il titolo di Tesla ha registrato un’impennata di quasi il 500% quest’anno, alimentata dal miglioramento delle vendite di auto persino durante la pandemia e dal fatto che la compagnia ha generato un profitto per il quarto trimestre consecutivo.

Ma questa straordinaria corsa sembra riprendere fiato questa settimana, con il titolo sceso ogni giorno dopo la chiusura record di lunedì, il primo giorno di scambi dopo lo split azionario.

Tesla è crollato di un altro 9% ieri, chiudendo a 407 dollari, calo che va ad aggiungersi al tonfo del 17% dalla chiusura di ieri. Un titolo viene considerato in correzione quando crolla di oltre il 10% dall’ultimo massimo, mentre un tonfo del 20% lo porta in un mercato ribassista.

In apparenza, ci sono stati due annunci questa settimana che hanno innescato questa mossa al ribasso nel clima di generale debolezza dei titoli tech.

TSLA 1-Day

Innanzitutto, il piano di Tesla di vendere azioni sul mercato che potrebbe diluirne il valore. Nella documentazione presentata martedì, la compagnia ha reso noto che intende vendere ben 5 miliardi di dollari di azioni “di tanto in tanto” per finanziare la crescita mentre raddoppia il numero delle sue fabbriche.

La notizia è stata seguita dalla documentazione di Baillie Gifford da cui è emerso che il principale azionista della compagnia ha ridotto la sua partecipazione. L’investitore con sede ad Edinburgo aveva infatti una quota del 4,25% in Tesla a fine agosto, in calo dal 7,67% di febbraio e dal 6,32% di giugno. In base all’attuale valutazione di mercato di Tesla da 382 miliardi di dollari, la partecipazione vale 16,2 miliardi di dollari.

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Nessuna giustificazione fondamentale

Di nuovo, è difficile dire se questa correzione sia l’inizio di una forte mossa al ribasso, ma molti analisti credono che la possente corsa del titolo dopo la decisione di annunciare uno split azionario non abbia alcuna giustificazione fondamentale.

All’inizio del mese scorso, Tesla ha annunciato uno split 5x1, decisione pensata per rendere il titolo meno costoso. Il titolo è schizzato di oltre l’80% tra quando la compagnia ha annunciato lo split l’11 agosto e quando di fatto lo ha effettuato, il 31 agosto, sebbene gli split azionari siano un fattore puramente estetico.

Insieme allo slancio creato dallo split, il titolo di Tesla è stato richiesto anche in vista della tanto attesa inclusione nell’ambito indice S&P 500. La casa automobilistica è diventata papabile per un posto all’interno dell’indice S&P 500 dopo aver riportato profitti per quattro trimestri di fila.

Se dovesse succedere, diventerà un acquisto obbligato per fondi comuni di investimento ed ETF che replicano l’indice di riferimento. Almeno 1,6 mila miliardi di dollari di fondi comuni ed ETF seguono l’indice S&P, in base ai dati di Morningstar Direct.

Per gli investitori a lungo termine che comprano titoli in base alla loro forza fondamentale, questo non è sicuramente un buon momento per acquistare Tesla, secondo noi. La frenesia dei retail, alimentata dagli ordini di stare a casa, ha reso la valutazione di Tesla quasi impossibile da giustificare.

In una nota riportata dalla CNBC, Credit Suisse ha spiegato ai suoi clienti che quattro fattori chiave stanno spingendo il rapido apprezzamento del titolo di Tesla, compreso il fatto che gli investitori short stanno coprendo le posizioni e gli investitori passivi stanno comprando azioni in vista della possibile inclusione nell’indice S&P 500. In altre parole, sono dei motivi che vanno oltre i fondamentali della compagnia a dettare la performance del titolo.

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Morale della favola

Senza voler dare un peso eccessivo alla correzione di questa settimana, non è un segreto che Tesla ed altri titoli a crescita abbiano tratto un immenso vantaggio dalla disponibilità di soldi facili e di prestiti su margine dell’1,5%. Queste condizioni monetarie hanno spinto le valutazioni di questi titoli a livelli irreali, scatenando la legge di gravità. Secondo noi, non è il momento giusto per comprare il titolo di Tesla, che ha anche la tendenza ad essere in testa in un eventuale ribasso.

 

Ultimi commenti

se ne sono accorti tutti meno che la SEC .....
Come sempre un'analisi perfetta di Haris su di un titolo "gonfiato" a dismisura.
Secondo me fa la fine dei tulipani ...
Quotazione di tesla irreale. parole sante!
Ottima analisi e finalmente qualcuno che dice la sua senza restare "sul vago".
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