TIP/IEF: anticipare il tasso di inflazione con il mercato obbligazionario

Pubblicato 18.08.2023, 07:51


Uno strano caso: nonostante la disinflazione, il mercato sconta l'esatto contrario.
Buongiorno a tutti.
L’analisi di oggi avrà l’obiettivo di condividere un indicatore anticipatore del tasso di inflazione a livello statunitense grazie all’utilizzo del mercato obbligazionario.
Questo argomento (e tanti altri) sarà presente all’interno del mio libro “Investire in obbligazioni for dummies”, scritto per Hoepli e in uscita il 1° settembre.


I protagonisti dell’analisi:


·        Tasso di inflazione
·        Indice di sentiment TIP/IEF
·        ISM sull’attività economica del settore dei servizi
·        PMI manifatturiero
·        Prezzi del petrolio
·        Soft landing
·        Politica monetaria

Buona lettura.


Nel video in basso alla pagina tratterò gli stessi argomenti in maniera più specifica.
 
1. IL PROCESSO DI DISINFLAZIONE
Il termine “disinflazione” si riferisce ad un rallentamento dell’indice dei prezzi al consumo; lo stesso non è da confondere con il termine “deflazione”, riferito ad un tasso di inflazione negativo (che, ad oggi, sta affliggendo la Cina).
Il contesto statunitense attuale può essere definito a tutti gli effetti “disinflazionistico”, e questo è ben testimoniato nella figura successiva, che mostra il rallentamento dell’indice dei prezzi al consumo “classico” e quello core arrivati a valori di, rispettivamente, 3.2% a/a e 4.7% a/a.

I due tassi di inflazione statunitensi e il processo di disinflazione. Grafico mensile


Nonostante le tendenze dei due dati macroeconomici palesino dei trend ribassisti, il mercato non la pensa allo stesso modo; al contrario, prezza l’esatto opposto.
Vi chiederete:
“Ma dove lo prezza? Quali asset osservare?”
 
2. L’INDICE TIP/IEF SULLE ASPETTATIVE DI INFLAZIONE DEGLI INVESTITORI
Per rispondere alla domanda è necessario osservare la figura successiva, che riporta un indice di forza: quello “TIP/IEF”.

TIP/IEF: l’indice obbligazionario sulle aspettative di inflazione degli investitori. Grafico settimanale


TIP/IEF può essere definito come un indice obbligazionario sulle aspettative di inflazione degli investitori. È formato da due ETF, presentati nelle due grafiche successive:
·        Al numeratore troviamo TIP, il ticker dell’iShares TIPS ETF. Esso replica il movimento di un indice composto da obbligazioni del tesoro americano indicizzate al tasso di inflazione con scadenze miste (comprese tra 1 e 20+ anni):

Ishares $ TIPS ETF. Grafico settimanale


 
·        Al denominatore troviamo IEF, il ticker dell’iShares 7-10 year Treasury Bond ETF. Esso replica il movimento di un indice composto da obbligazioni del tesoro americano non indicizzate con scadenze comprese tra i 7 e i 10 anni:

Ishares 7-10 Year Treasury Bond ETF. Grafico settimanale


L’indice TIP/IEF è da interpretare nel modo seguente:
·        Quando TIP realizzerà prestazioni migliori di IEF l’indice di forza formerà una tendenza rialzista e il mercato avrà aspettative di inflazione in aumento
·        Quando IEF realizzerà prestazioni migliori di TIP accadrà il contrario: tendenza dell’indice ribassista e aspettative di disinflazione

I due punti appena discussi sono confermati nella grafica successiva, che mostra la correlazione positiva tra l’indice di forza e il dato macroeconomico:

La correlazione positiva tra TIP/IEF e il tasso di inflazione anno/anno statunitense. Grafico mensile

Utilizzando una lente di ingrandimento sulla figura precedente è possibile scoprire un qualcosa di veramente interessante. Osserviamo la grafica successiva:

La funzione anticipatrice di TIP/IEF sul tasso di inflazione anno/anno statunitense. Grafico mensile


TIP/IEF è un leading indicator dell’indice dei prezzi al consumo! Infatti:
·        I massimi 1, 5, 7 e 11 di TIP/IEF hanno anticipato quelli 2, 6, 8 e 12 del consumer price index
·        I minimi 3 e 9 hanno anticipato quelli 4 e 10

Analizziamo l’indice dal punto di vista tecnico su grafico giornaliero:

Analisi tecnica dell’indice TIP/IEF. Grafico giornaliero


Il mercato ha iniziato a prezzare un processo di disinflazione a partire dal 21 aprile 2022, poco più di un mese dopo dal primo rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, avvenuto in data 16 marzo 2022. Questo non deve stupire, infatti:
·        L’inasprimento della politica monetaria ha lo scopo di rallentare l’indice dei prezzi al consumo. Ad un rialzo dei tassi di interesse, cambieranno successivamente le aspettative del mercato sul consumer price index (da accelerazione a rallentamento)

Per Q2, Q3 e Q4 2022 il mercato prezzava una disinflazione. Il 18 gennaio 2023 il sentiment ha subito una correzione al rialzo: quest’ultimo è stato particolarmente armonico da metà Q2 2023 (evidenziato nel grafico dal canale ascendente di color giallo).
I motivi potrebbero essere due. Il primo:
·        Un rialzo dei prezzi del petrolio (a partire dai primi giorni di giugno 2023), capace di impattare positivamente sull’indice dei prezzi al consumo:

Il prezzo del petrolio influenza positivamente o negativamente le aspettative sul tasso di inflazione. Grafico giornaliero

A tal proposito, è utile osservare la correlazione fortemente positiva tra prezzi del crude oil e lo stesso dato macroeconomico:

I prezzi del petrolio impattano fortemente sul tasso di inflazione. Grafico mensile


Il secondo:
·        Il mercato potrebbe non aver aspettative di recessione. Se ci fosse il tanto atteso “atterraggio morbido” e dunque una potenziale nuova espansione economica, la domanda aggregata e i consumi dovrebbero crescere, accompagnati da un aumento dei prezzi
Lo stesso TIP/IEF è infatti correlato positivamente all’ISM sull’attività economica del settore dei servizi statunitensi e al PMI manifatturiero:

La correlazione positiva tra TIP/IEF e attività economica sul settore dei servizi. Grafico mensile


La correlazione positiva tra TIP/IEF e PMI manifatturiero. Grafico mensile


Se si evitasse la recessione si potrebbe osservare un’espansione dell’attività economica (servizi e manifattura) e, per le correlazioni osservate nelle due grafiche precedenti, un aumento delle aspettative di inflazione.
Cosa accadrà? Il tanto atteso obiettivo di un tasso di inflazione al 2% non verrà raggiunto sul breve periodo? Non possiamo saperlo. Monitorerò tuttavia l’indice TIP/IEF che, spesso, ha agito da leading indicator!
È probabile che diversi di voi ora penseranno:
“Forse è più sicuro acquistare obbligazioni indicizzate”
La risposta è no. La grafica successiva spiega il motivo:

Analisi tecnica TIP. Grafico giornaliero


L’ETF, al momento, non fornisce spunti rialzisti. Al contrario, è ribassista dal 5 aprile 2022 e molto vicino al supporto dei 104.5$.
I motivi delle prestazioni negative dell’ETF?
·        Esso non è coperto dal rischio “tassi di interesse” e, per lo stesso motivo, risente in negativo della stessa tematica
Se persistesse il rialzo dei tassi questo ETF continuerà a registrare delle performance negative, accompagnato nel suo ribasso dall’indice TIP/IEF; infatti:
·        A tassi di interesse più alti corrisponderanno aspettative di inflazione ribassiste
A presto!

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