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Titoli bancari: lunga agonia

Pubblicato 02.01.2019, 11:36
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

INTESA SANPAOLO (MI:ISP)


La permanenza dei corsi al di sotto di 2,01 euro continua a far rimanere alta la tensione. Un’eventuale chiusura di seduta al di sotto di 1,89 euro potrebbe riportare il titolo fino al successivo target a 1,81 euro; sotto tale livello in chiusura, probabili ulteriori affondi anche fino in area 1,74 euro in prima battuta. Primi segnali positivi oltre quota 2,28 euro in chiusura.

UNICREDIT (MI:CRDI)

Il successivo obiettivo è posizionato in area 9,40 euro la cui rottura potrebbe spingere i corsi verso i minimi storici. Recuperi fino a 14,88 euro (medio periodo) non modificheranno la struttura ribassista; i primi e reali segnali di ripresa giungeranno solo oltre area 15,35 euro in chiusura di seduta e con tenuta settimanale per il test a 16,0 euro (1° target).

BPER (MI:EMII) BANCA

Il sostegno strategico in area 3,41 euro è stato violato ed ora i corsi potrebbero dirigersi verso i successivi target a 3,22 e 3,16 euro in prima battuta intravedendo così il minimo storico a 2,51 euro. Primi segnali di ripresa (breve/medio periodo) oltre 4,58 euro in chiusura. Per il medio/lungo periodo, prime indicazioni positive oltre i 5 euro (in chiusura) per il test in area a 5,25 (1° target).

UBI (MI:UBI) BANCA

La violazione di 2,39 euro farà scattare ulteriori segnali di allarme. La situazione resta molto delicata dato che un’eventuale stabilizzazione dei prezzi al di sotto di tale riferimento potrebbe far partire ulteriori spazi di discesa fino a 2,11 euro in prima battuta. Reali segnali di ripresa (medio/lungo periodo) oltre i 3,70 euro con tenuta settimanale.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

MEDIOBANCA (MI:MDBI)

Il successivo target è posizionato in area 6,857 euro. Un recupero al di sopra di 8,50 euro (in chiusura) potrebbe allentare momentaneamente le tensioni e favorire una estensione fino in area 8,80 euro in prima battuta.

BCA IFIS

La chiusura di seduta al di sotto di 15,85 euro ha fatto scattare i primi segnali di incertezza e probabilmente i corsi raggiungeranno il successivo target a 14,60 euro in prima battuta (2° target: area 13,10 euro).
I reali segnali di ripresa (medio periodo) giungeranno con la riconquista di 23,15 euro (in chiusura), mentre soltanto sopra quota 29,0 euro (in chiusura) tornerebbe un quadro grafico di medio/lungo periodo interessante.

BCO BPM (MI:PMII)


Avvio di seduta in rosso per Banco BPM (-3,20%) che potrebbe testare area 1,82 euro, ultima spiaggia che avrà il gravoso compito di facilitare un rimbalzo tecnico altrimenti sarà difficile evitare un ritorno dei corsi a 1,77 euro e successivamente in area 1,69 euro. Un recupero al di sopra di 2,18 euro (in chiusura) potrebbe allentare MOMENTANEAMENTE le tensioni e favorire una estensione sui 2,36 euro, resistenza decisiva per assistere ad una inversione dell’attuale tendenza.

BCA MEDIOLANUM (MI:BMED)

Nelle prossime sedute è fondamentale che il titolo si riporti oltre quota 5,10 euro altrimenti i corsi potrebbero raggiungere i primi target a 4,87 e 4,71 euro, quest’ultimo livello avrà il gravoso compito di impedire ai corsi una lunga discesa (1° target 4,23 euro). Solo con le quotazioni al di sopra di 6,06 euro (in chiusura) potremo sperare in una inversione con obiettivi a 6,39 e 6,69 euro in prima battuta (2° target: area 7,18 euro).

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UNIPOL (MI:UNPI) GRP

La violazione del sostegno in area 3.49 euro ha fatto scattare ulteriori segnali di allarme. I corsi si stanno spingendo verso quota 3.40 euro, non lontano dal successivo supporto grafico in area 3,22 euro. Tenere sotto osservazione questo riferimento la cui violazione, in particolar modo in chiusura di seduta, potrebbe spingere i prezzi anche fino in area 3.09 (2° target 2.88 euro). La permanenza al di sopra di 3,49 euro è necessaria per tentare una ripresa ma i primi e reali segnali in tal senso giungeranno solo oltre i 3,90 euro (in chiusura).

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