Intesa Sanpaolo (MI:ISP): i corsi dopo essersi riportati in area 2.35 euro hanno invertito la rotta ed ora dovranno affidarsi al successivo sostegno posizionato in area 1.81 euro (sotto tale livello in chiusura di seduta, probabili ulteriori affondi anche fino in area 1.74 euro in prima battuta). Primi segnali positivi oltre 2.02 euro in chiusura, per il breve/medio oltre i 2.28 euro in chiusura.
Unicredit (MI:CRDI): il successivo obiettivo è posizionato in area 9.80 euro la cui rottura potrebbe spingere i corsi verso area 9.58 euro in prima battuta. In caso di nuovi ribassi monitorare il supporto a 9.40 euro la cui rottura (in chiusura) potrebbe peggiorare il quadro grafico di medio periodo e proiettare il titolo bancario verso i minimi storici. Primi segnali di risveglio oltre 10.80 euro in chiusura.
Bper Banca (MI:EMII): se il sostegno strategico in area 3.40 euro verrà violato i corsi potrebbero dirigersi verso i successivi target a 3.22 e 3.16 euro in prima battuta intravedendo così il minimo storico a 2.51 euro. Primi segnali di ripresa oltre 4.10 euro in chiusura per il test a 4.52 euro in prima battuta (2° target area 4.77 euro).
Ubi Banca (MI:UBI): la violazione di 2.39 euro ha fatto scattare ulteriori segnali di allarme. La situazione resta molto delicata dato che un’eventuale stabilizzazione dei prezzi al di sotto di tale riferimento potrebbe far partire ulteriori spazi di discesa fino a 2.11 euro in prima battuta. Reali segnali di ripresa oltre i 2.60 euro con tenuta settimanale.
Mediobanca (MI:MDBI): il titolo bancario dovrà evitare di raggiungere il sostegno a 7.97 euro la cui rottura (in particolar modo in chiusura) potrebbe spingere i prezzi fino a a 7.78 euro, senza escludere approfondimenti più sostanziosi in caso di stabilizzazione dei corsi al di sotto di 7.78 euro. Un recupero al di sopra di 8.80 euro (in chiusura) potrebbe allentare momentaneamente le tensioni e favorire una estensione fino in area 9.20 euro in prima battuta.
Banco Bpm (MI:BAMI): i corsi si sono spinti pericolosamente al di sotto di 1.60 euro ed un’eventuale stabilità dei prezzi al di sotto di tale soglia farà aumentare i rischi di andare a rivedere il minimo storico a 1.52 euro. Un recupero al di sopra di 2.18 euro (in chiusura) potrebbe allentare momentaneamente le tensioni e favorire una estensione sui 2.36 euro, resistenza decisiva per assistere ad una inversione dell’attuale tendenza. Bami è il peggior titolo (performance%) del settore del principale listino di Milano, seguito da Unicredit e Ubi Bca.
Banca IFIS (MI:IF): con la violazione del sostegno in area 12.30 euro il titolo si è spinto fino in area 11.60 euro. Ulteriori segnali negativi giungeranno con la rottura di 10.80 euro (in chiusura) per il test in area 10.13 euro in prima battuta. Sul fronte opposto invece un ritorno dei corsi al di sopra di 16.00 euro farà scattare i primi segnali di risveglio per il test a 17.12 (1° target).