Andiamo ad analizzare alcuni titoli del settore bancario di Piazza Affari.
Intesa Sanpaolo SpA (MI:ISP)
Come già accennato più volte, la permanenza dei corsi al di sotto di 2.01 euro ( facendo attenzione soprattutto alle false partenze) avrebbe fatto rimanere alta la tensione con conseguente raggiungimento del successivo target a 1.89 euro in prima battuta (area 1.81 euro secondo target). Primi segnali positivi oltre quota 2.28 euro in chiusura.
UniCredit SpA (MI:CRDI)
Da circa due anni, in più occasioni, ho ribadito che Unicredit (MI:MI:MI:CRDI) avrebbe proseguito lungo la via delle vendite per molto tempo. I corsi purtroppo hanno violato il supporto critico di 10.28 euro, ciò potrebbe permettere alle quotazioni di raggiungere il primo obiettivo in area 9.40 euro ed avvicinarsi così ai minimi storici (con la speranza che nel 2019 non arrivi un ennesimo cda, altrimenti sarà difficile non raggiungere quota 7.0 euro). Recuperi fino a 14.88 euro non modificheranno la struttura ribassista; i primi e reali segnali di ripresa giungeranno solo oltre area 15.35 euro in chiusura di seduta e con tenuta settimanale per il test a 16.0 euro (1° target).
BPER (MI:MI:MI:EMII) BANCA
Il sostegno strategico in area 3.41 euro è stato violato ed ora i corsi potrebbero dirigersi verso i successivi target a 3.22 e 3.16 euro in prima battuta intravedendo così il minimo storico a 2.51 euro. Primi segnali di ripresa (breve/medio periodo) oltre 4.58 euro in chiusura. Per il medio/lungo periodo, prime indicazioni positive oltre i 5 euro (in chiusura) per il test in area a 5.25 (1° target).
UBI (MI:MI:MI:UBI) BANCA
La violazione di 2.39 euro ha fatto scattare grossi segnali di allarme e la situazione resta molto delicata dato che la stabilizzazione dei prezzi al di sotto di tale riferimento potrebbero far partire ulteriori spazi di discesa fino a 2.11 euro in prima battuta. Reali segnali di ripresa (medio/lungo periodo) oltre i 3.70 euro con tenuta settimanale.
MEDIOBANCA (MI:MI:MI:MDBI)
Il successivo target è posizionato in area 6.857 euro. Un recupero al di sopra di 8.50 euro (in chiusura) potrebbe allentare momentaneamente le tensioni e favorire una estensione fino in area 8.80 euro in prima battuta.
BCA MEDIOLANUM (MI:MI:MI:BMED)
Nelle prossime sedute è fondamentale che il titolo si riporti oltre area 4.96 euro altrimenti i corsi potrebbero raggiungere i primi target a 4.87 e 4.71 euro, quest’ultimo livello avrà il gravoso compito di impedire ai corsi una lunga discesa (1° target 4.23 euro). Solo con le quotazioni al di sopra di 6.06 euro (in chiusura) potremo sperare in una inversione con obiettivi a 6.39 e 6.69 euro in prima battuta (2° target: area 7.18 euro).
Banca IFIS SpA (MI:IF)
La chiusura di seduta al di sotto di 15.85 euro ha fatto scattare i primi segnali di incertezza. E’ consigliabile monitorare il sostegno grafico a 15.32 euro poiché la sua rottura (in particolar modo in chiusura) potrebbe spianare la strada a nuovi ribassi con target a 14.60 euro in prima battuta (2° target: area 13.10 euro). I reali segnali di ripresa (medio periodo) giungeranno con la riconquista di 23.15 euro (in chiusura), mentre soltanto sopra quota 29.0 euro (in chiusura) tornerebbe un quadro grafico di medio/lungo periodo interessante.