Il rally del dollaro, che come detto è da considerarsi tutt'ora un movimento a breve termine, è stato nuovamente sostenuto dai dati relativi al mercato del lavoro USA di venerdì scorso. Dati che hanno incoraggiato e guidato una reazione decisa soprattutto sui mercati obbligazionari. La curva dei rendimenti “ribassista” (dove i rendimenti a più lunga scadenza aumentano più velocemente di quelli a più breve scadenza) tende a sostenere il dollaro e questa reazione ha riportato il biglietto verde ad apprezzarsi.
La volatilità a Wall Street, testimoniata dalle improvvise prese di profitto del settore tecnologico, si è placata improvvisamente e questo è un elemento che stona un po' rispetto a quanto sta accadendo sul dollaro. Wall Street che oggi rimarrà chiusa per la festa del Labor Day e in questo momento la tendenza al rimbalzo del biglietto verde è ancora intatta. Attenzione però, perché la chiusura anche dei mercati obbligazionari potrebbe consegnarci una sessione di stallo.
In questa prima parte della giornata dobbiamo registrare un inasprimento nei negoziati commerciali UE/Regno Unito sulla Brexit e lo si evince dalle forti vendite che stanno colpendo la sterlina. La scadenza di metà ottobre si avvicina e per il momento non sembra esserci un accordo degno di tal nome, ragion per cui la tenuta del Cable nelle prossime settimane potrebbe essere messa a dura prova.
Come appena detto, oggi è un giorno festivo negli Stati Uniti quindi il calendario economico è piuttosto soft.