La crescita economica degli Stati Uniti è destinata a rallentare nel quarto trimestre, ma l’analisi rivista oggi continua a sostenere una prospettiva di “atterraggio morbido” che manterrà la produzione abbastanza forte da evitare una recessione definita dall’NBER.
Il mese prossimo il Bureau of Economic Analysis pubblicherà il comunicato ufficiale sul PIL del quarto trimestre che dovrebbe riportare una crescita dell’economia dell’1,2%, in base alla mediana di una serie di stime compilate da CapitalSpectator.com. Questa previsione modesta segna una forte decelerazione rispetto all’aumento del 5,2% del terzo trimestre.
La revisione odierna della previsione per il quarto trimestre riflette anche un calo rispetto alla precedente stima del 2,0% per il trimestre in corso, pubblicato il 28 novembre. La prospettiva di un atterraggio morbido, pur dovendo affrontare venti contrari più forti nell’aggiornamento odierno, rimane intatta. La domanda è se l’attuale stima reggerà nelle prossime settimane.
L’aggiornamento di questa settimana dell’indice PMI composito USA un proxy del PIL basato su sondaggi, lascia spazio alla gestione delle aspettative al ribasso. L’indice di novembre si attesta a 50,7, leggermente al di sopra della soglia neutra di 50 che separa la crescita dalla contrazione - un’”espansione marginale”, secondo S&P Global, che pubblica i dati.
Se si guarda all’andamento macro degli Stati Uniti attraverso un’altra lente, si può pensare che prevarrà una crescita modesta. Come ha riportato CapitalSpectator.com:
“L’ultimo aggiornamento settimanale del Business Cycle Risk Report statunitense continua a riflettere un basso rischio di recessione (fino al 1° dicembre). L’indicatore principale del bollettino, il Composite Recession Probability Index (CRPI), stima una probabilità di circa il 5% che sia in corso una recessione definita dall’NBER. (Per maggiori dettagli sulla metodologia, consultare l’edizione campione della newsletter qui)”.
A più di un mese dalla pubblicazione della stima iniziale del PIL del quarto trimestre, la possibilità di dati più deboli in arrivo potrebbe cambiare il calcolo. Secondo alcuni, il cambiamento è già arrivato e la recessione è ineluttabile.
“La recessione è probabilmente iniziata a ottobre”, consiglia Bloomberg Economics. L’invito sembra prematuro in termini di stima di alta fiducia per un evento di recessione definito dal NBER, anche se il rischio di contrazione non può essere scartato, data la forte decelerazione del PIL del quarto trimestre.
Le prossime settimane saranno probabilmente cruciali per decidere se la previsione di recessione di Bloomberg è accurata. Nel frattempo, i numeri sembrano ancora sbilanciati a favore di una crescita modesta fino a gennaio, secondo l’analisi di CapitalSpectator.com, che si basa su un’ampia gamma di indicatori economici e finanziari.