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Aprile, finora, è stato un mese negativo per il Indice del Dollaro USA e la situazione del biglietto verde continua a peggiorare. La valuta di riferimento nella giornata di ieri sembra aver perso alcuni livelli di supporto cruciali e non sembra avere la forza per poterli recuperare.
I problemi del dollaro sembrano basarsi su tre elementi: chi scommetteva sul rialzo dei tassi federali il prossimo anno ha dovuto cedere alle costanti conferme della FED che per il momento non se ne parla (nonostante dati economici eccezionali), poi abbiamo l'accelerazione delle vaccinazioni europee e l'euforia generale nei mercati azionari.
La Fed è stata irremovibile ultimamente sul fatto che manterrà tassi bassi, costringendo i traders a rivedere i prezzi aggressivi che hanno catapultato il dollaro e i rendimenti obbligazionari su alti livelli nell'ultimo trimestre. Nel frattempo, l'Europa ha finalmente intensificato il suo programma di immunizzazione, dissipando le preoccupazioni per i lockdown e spingendo gli operatori a ricalibrare le loro aspettative di crescita economica.
Come sempre, la domanda è quanto di queste prospettive siano già scontate dai prezzi e se eventualmente sia rimasto margine di manovra. È interessante notare come sia stata la sterlina britannica a capitalizzare maggiormente il deprezzamento del dollaro. Il Cable è risalito sino a toccare la resistenza psicologica 1,40, anche senza alcuna notizia specifica dal Regno Unito.
Probabilmente perché nel Regno Unito l'economia sta ripartendo e circa il 60% della popolazione adulta ha ricevuto almeno una vaccinazione. Il problema è legato alla qualità delle vaccinazioni. La maggior parte delle persone ha ricevuto Astrazeneca, che pare sia meno efficace contro le nuove varianti, il che implica che il programma di immunizzazione britannico potrebbe non essere "a prova di proiettile" come quello americano.
Per quanto riguarda Wall Street ieri ha registrato un rallentamento. I principali indici azionari hanno perso qualcosa dai massimi record, sicuramente Tesla (NASDAQ:TSLA) (-3,4%) ha trascinato i listini verso il basso. Dobbiamo aggiungere che siamo ormai nella stagione delle trimestrali e qualsiasi risultato meno brillante potrebbe essere interpretato come una sorpresa negativa. E' normale, quindi, che gli operatori siano sulla difensiva.
Oggi verranno rilasciati utili importantissimi, tra i quali segnaliamo Netflix (NASDAQ:NFLX), Johnson & Johnson (NYSE:JNJ) e Lockheed Martin (NYSE:LMT).