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Svizzera: prezzi alla produzione e all’importazione (di Yann Quelenn)
In Svizzera, le conseguenze dell’abbandono del cambio minimo per l’EUR/CHF rimangono visibili. La deflazione appesantisce l’economia. Un’altra conferma è arrivata oggi dai prezzi alla produzione e all’importazione, che si sono attestati al -6,6% a/a rispetto al -6,8% a/a di settembre. La crescita continuerà a tendere al ribasso, perché prezzi all’importazione inferiori fanno salire la deflazione. A complicare la situazione segnaliamo che, essendo di natura un rifugio sicuro, l’economia svizzera è deflazionista.
Ciò nonostante, l’|EUR/CHF rimane su livelli forti, intorno a 1,0800, anche se riteniamo che questo livello non sia sostenibile.
Le aziende svizzere stanno perdendo competitività.
Per il momento, la coppia viene spinta soprattutto dalle incertezze sul programma di allentamento quantitativo (QE) della BCE.
Il presidente della BCE Draghi ha dichiarato che la banca centrale è pronta a lanciare delle misure per stimolare la ripresa dell’Eurozona, giacché l’inflazione avrà bisogno di più tempo per tornare all’obiettivo fissato dai banchieri.
In altre parole, la cascata di denaro aumenterà e ciò non farà che rafforzare il franco svizzero. La BNS è sulle spine e monitora scrupolosamente i prossimi passi della BCE, in modo da poter reagire di conseguenza. Non serve dire che negli ultimi 5 anni la banca centrale svizzera ha agito aggressivamente. Rimaniamo ribassisti sull’EUR/CHF.
The Risk Today
EUR/USD L’EUR/USD opera un ritracciamento attorno a 1,0800. Il supporto orario giace a 1,0675 (minimo 10/11/2015). La resistenza oraria giace a 1,0897 (massimo 05/11/2015). La struttura tecnica è nettamente negativa. Una resistenza più robusta si attesta a 1,1095 (massimo 28/10/2015).Prevediamo un consolidamento della coppia. A più lungo termine, finché reggerà la resistenza, la struttura tecnica favorisce un’inclinazione ribassista. La resistenza chiave è ubicata nell’area a 1,1453 (massimo di fascia) e il livello a 1,1640 (minimo 11/11/2005) probabilmente frenerà un eventuale apprezzamento. L’attuale deterioramento dei livelli tecnici favorisce un graduale declino verso il supporto a 1,0504 (minimo 21/03/2003).
GBP/USD La coppia GBP/USD è in pausa in seguito alla continua ascesa degli ultimi giorni. Il supporto orario si trova a 1,5027 (minimo 06/11/2015). Una forte resistenza si ubica a 1,5529 (massimo 22/09/2015). Si prevede una pressione d’interesse all’acquisto continua. Il pattern tecnico a lungo termine è negativo e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,5089, fino a quando i prezzi permarranno al di sotto della resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, si veda anche la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada verso un rimbalzo.
USD/JPY La coppia USD/JPY si indebolisce, ma la coppia permane nel canale rialzista. La resistenza oraria giace a 123,60 (massimo 09/11/2015). Ciò nonostante, la struttura tecnica di breve periodo favorisce un ulteriore rialzo. Si osserva un forte supporto a 120,80 (minimo 22/10/2015). Previsto un rialzo della coppia. Si propende per un’impostazione rialzista di lungo termine finché terrà il forte supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Si favorisce un aumento graduale verso la resistenza importante a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un supporto chiave a 116,18 (minimo 24/08/2015).
USD/CHF L’USD/CHF continua a resistere sopra 1,000, a conferma dell’interesse all’acquisto. La struttura tecnica mostra un consolidamento. Un supporto orario è costituito da 0,9944 (minimo 06/11/2015). Previsto un ulteriore consolidamento. Nel lungo termine, la coppia ha violato la resistenza a 0,9448 e la resistenza chiave a 0,9957, il che suggerisce un ulteriore trend rialzista. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). Finché questi livelli reggeranno, si propende per un’impostazione rialzista di lungo termine.