Rassegna giornaliera sul mercato forex 1 settembre 2021
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
Il dollaro USA è andato in selloff contro le principali valute dopo il report ADP sull’occupazione più debole del previsto. I rendimenti dei titoli USA sono scesi dopo il rilascio del report ed il dollaro ha seguito a ruota. I dati di venerdì sull’occupazione sono i dati più importanti della settimana e, mentre gli economisti e gli investitori si aspettano un rallentamento della crescita, i dati ADP più deboli del previsto fanno temere sul report NFP.
Ad agosto l’ADP ha riportato un aumento di 326.000 nuovi posti di lavoro, molto meno dell’aumento di 943.000 unità riportato dai dati NFP. Sebbene i dati ADP siano stati volatili e divergenti rispetto ai dati NFP quest’anno, restano un a fonte di informazioni sullo stato di salute del mercato del lavoro. Visto il gap tra NFP e ADP a luglio, gli economisti si aspettavano un balzo di 613.000 ad agosto, ma non è stato così.
Siamo in un momento fragile per i mercati finanziari. La variante Delta del COVID-19 pone una seria minaccia alla ripresa futura, e il rilascio di dati deboli sul mercato del lavoro potrebbe essere il colpo di grazia per la propensione al rischio. Se i dati NFP seguiranno quelli ADP, il dollaro americano potrebbe scendere in maniera rapida e aggressiva mentre gli investitori iniziano a considerare un ulteriore rinvio del tapering. Alla luce del rapporto ADP, sarà difficile che il dollaro americano si riprenda prima del report NFP di venerdì.
La valuta migliore della giornata è stata il dollaro australiano. Non solo il dollaro australiano è stato spinto dalla debolezza del dollaro statunitense, ma gli investitori sono stati sorpresi dalla rialzo inatteso del PIL del Q2. L’economia è cresciuta ad un ritmo più veloce del previsto, ma anche i dati del Q1 sono stati rivisti al rialzo. I tassi di vaccinazione in Australia stanno aumentando, il che è una buona notizia, ma finché le restrizioni non si allenteranno, l’attività resterà sottotono. L’indice PMI manifatturiero, che è un indicatore più immediato dell’economia, è sceso a 51,6 da 60,8. Anche il NZD/USD è salito per l’ottavo degli ultimi nove giorni di scambi. I dati commerciali sono attesi da entrambi i paesi questa sera.
Il dollaro canadese non ha partecipato al rally, probabilmente a causa dei dati sul PIL e del calo dei prezzi del petrolio. Canada e USA rilsceranno i dati giovedì.
Euro e sterlina sono stati spinti dalla debolezza del dollaro USA. La moneta unica ha ignorato i dati sulle vendite al dettaglio tedesche e gli indici PMI rivisti al ribasso. La sterlina ha seguito l’EUR, ma i prezzi delle case sono saliti più del previsto e gli indici PMI sono stati rivisti al rialzo. In attesa del report sull’occupazione, non ci aspettiamo grandi spostamenti nelle valute.