Il 2018 riparte con dollaro ed equity sotto pressione

Pubblicato 02.01.2018, 10:52
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Buongiorno ai Lettori di Investing.com.

Anzitutto permetteteci di rivolgervi un sentitissimo augurio di buon anno.

Un inizio anno che riporterà gli operatori finanziari davanti ai loro monitor e dopo un’ultima parte del 2017 all’insegna di un Dollaro debole il sentiment non sembra cambiare.

A cavallo tra le ultime ore di contrattazione dell’anno scorso e le prime del 2018 un giro di vendite piuttosto corposo ha interessato il biglietto verde tanto da portare l’Indice del dollaro sul livello più basso da oltre 3 mesi.

I mercati sembrano preoccuparsi delle non rosee prospettive sull'inflazione USA e cominciano a domandarsi se davvero la Fed alzerà i tassi per 3 volte durante l’anno. Nel frattempo durante la notte è ripresa la pubblicazione dei fondamentali macro economici asiatici e sul fronte cinese segnaliamo l'indice del Caixin Manufacturing PMI, che ha superato le aspettative attestandosi a 51,5 punti. Si tratta del massimo da tre mesi, il che ha consentito l’inversione del trend al ribasso dell’ultimo periodo e ha contributo ad aumentare la pressione sul Dollaro.

Wall Street riaprirà oggi, lo sappiamo, ma i mercati sono stati messi sotto pressione nell'ultimo giorno del 2017: segnaliamo l’indice di riferimento SP 500 -0,5%, oltre ovviamente alle perdite messe a segno dai listini europei.

La riapertura dei mercati asiatici ha evidenziato listini in ripresa, mentre la sessione europea è cominciata con nuove pressioni di vendita.

Sul fronte valutario, registriamo performance eccellenti tanto dell'Aussie quanto del Kiwi, sostenuti dai dati cinesi. Anche lo Yen, seppur in misura nettamente inferiore, sembra aver trovato un po’ di vigore. Per quanto riguarda le materie prime abbiamo un Future Oro bello tonico e anche il Future Petrolio Greggio WTI prosegue la sua corsa al rialzo.

La prima giornata del 2018 ci metterà difronte ai dati PMI. Il PMI dell’Eurozona è stato rilasciato alle ore 10 e ha confermato i 60,6 punti. Il PMI manifatturiero britannico è sceso più delle aspettative: 56.3 rispetto ai 58.0 punti attesi (da 58.2 del mese scorso). Nel pomeriggio, ore 15:45, verrà rilasciato il dato finale del manifatturiero Markit, per il quale è previsto un valore di 55 quindi in rialzo rispetto ai 53.9 punti della lettura precedente.

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