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Valutario dollarocentrico a un bivio cruciale

Pubblicato 22.06.2013, 19:58
EUR/USD
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Sembra proprio essere il dollaro americano a dirigere le future sorti del valutario, che vede i principali cross dinanzi a un bivio importante a inizio estate. Il dollaro è pronto a rafforzarsi contro le altre major dopo le parole di Bernanke o quanto avvenuto negli ultimi giorni è solo stato frutto dell'euforia?

Personalmente non mi sembra che Bernanke abbia svelato indizi cruciali o eclatanti novità durante la conferenza stampa. In tutta onestà, quanto esposto mi è parso alquanto scontato in relazione a exit strategy dal QE, al mercato del lavoro e alle tempistiche. Tuttavia bisogna riconoscere che i mercati hanno reagito fortemente andando a premiare il biglietto verde.

Ma siamo sicuri che è questo l'inizio di un nuovo momento che vedrà il dollaro USA intraprendere un rafforzamento deciso?
Tecnicamente parlando ci troviamo su livelli molto importanti almeno per quanto riguarda le sorti di euro, sterlina e yen che andremo ad analizzare dopo un breve sguardo all'indice del dollaro.

dollar index daily
Il Dollar Index ha ritracciato del 50% e considerata la forza del rialzo sembra essere piuttosto un'inversione di trend, viste anche le 3 doji precendenti il rialzo del 19 giugno. Confermata la view rialzista oltre il valore di 83.

EUR/USD
Momento cruciale per il cross che si trova a un bivio importante.
Vediamolo in dettaglio nel giornaliero:
<span class=EUR/USD daily" title="EUR/USD daily" width="1366" height="675">
Importantissimo il valore di 1.31, coincidente peraltro con la EMA100 e il ritracciamento del 50%. Nella giornata di venerdì il valore chiave di 1.31 ha contenuto la discesa, ma pare essere l'ultimo baluardo al di sotto del quale il destino il cambio potrebbe avere via libera al ribasso.

Presente inoltre un engulfing ribassista sia su grafico giornaliero che settimanale, sebbene su quest'ultimo sia necessaria una conferma.
Il grafico orario ci mostra invece una divergenza rialzista da stocastico che potrebbe spingere l'euro ad apprezzarsi in seguito alle forti vendite.
<span class=EUR/USD orario" title="EUR/USD orario" width="1366" height="675">
Probabile pertanto un ritorno in area 1.3180/1.32 al retest della EMA21.
Su scala temporale più estesa solo la tenuta di 1.31 può lasciare aperta la possibilità di un rialzo del cambio. A tal proposito vi invito a leggere il mio ultimo articolo "La tecnica oltre il paradosso: EUR/USD".

GBP/USD
Data la forte correlazione con l'EUR/USD in questo periodo, per quanto riguarda il cable valgono le stesse considerazioni e pertanto la stessa operatività.
Short pertanto sotto il valore chiave di 1.5370 che ad ora è stato in grado di contenere i ribassi. Divergenza rialzista sul grafico orario che ci porta a fare gli stessi ragionamenti fatti in precedenza sull'EUR/USD.
Interessante uno sguardo al grafico settimanale, che giustificherebbe gli ultimi rialzi del cambio iniziati a marzo come un pullback dalla rottura del triangolo formatosi a partire dai primi del 2009. Tringolo peraltro visibile ancor meglio nel grafico mensile.

<span class=GBP/USD weekly" title="GBP/USD weekly" width="816" height="651">

USD/JPY
Il rafforzamento dello yen e il conseguente crollo del cambio a partire dai massimi di fine maggio in area 103.50 erano prevedibili? Assolutamente sì, se si fosse tenuto conto dei segnali evidenziati dai grafici giornaliero e settimanale.

<span class=USD/JPY daily" title="USD/JPY daily" width="1366" height="675">

<span class=USD/JPY weekly" title="USD/JPY weekly" width="816" height="651">
La forte divergenza ribassista da stocastico sul grafico giornaliero ha portato il cambio a perdere circa 1000 pips in neanche un mese facendolo quindi ritornare sui livelli pre-Kuroda. La conferma era ben evidente sul settimanale che mostrava un engulfing prontamente confermato la settimana successiva.

Concentriamoci sul presente e sul futuro tuttavia e pertanto sulla grande questione: la correzione è giunta al termine e possiamo rimetterci long oppure il rialzo avvenuto l'ultima settimana è soltanto temporaneo e ci troveremo di fronte ad ulteriori discese del cambio?

L'engulfing rialzista evidenziato sul settimanale non può che farci pensare in positivo; non dimentichiamoci tuttavia che solo a novembre 2012 il cambio si trovava in area 0.79, fatto che non mi fa escludere l'ipotesi di una correzione più sostanziosa.

La rottura a rialzo della resistenza posta in area 98.80, coincidente col 50% della discesa, farebbe pensare alla ripresa dell'uptrend, confermata appieno solo dal superamento del livello chiave 100 (61.8% di Fibonacci).

Per un'operatività di breve ci può essere d'aiuto il grafico a 30 minuti, che presenta una formazione a triangolo in stadio avanzato. La divergenza ribassista sullo stocastico ci potrebbe suggerire la rottura a ribasso di quest'ultimo.

In un ottica correlativa sarebbe in linea con le altre divergenze
mostrate in precedenza nell'articolo, che vedrebbero un indebolimento del dollaro ad inizio settimana.

Saluti

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