Oggi l'euro è in rialzo sulle principali controparti valutarie, sostenuto dalle aperture nel governo italiano a rivedere al ribasso il target deficit/Pil della prossima manovra di bilancio, segnalando la volontà di trovare un compromesso con l'Unione europea. A sostenere l'appetito per il rischio di cui sta beneficiando la valuta unica, reduce da una settimana particolarmente pesante, anche il raggiungimento di un accordo tra Unione europea e Regno Unito sulla Brexit, accordo che dovrà ora affrontare il banco di prova del Parlamento britannico. Intorno alle 18,30 l'euro sale di 0,2% sul dollaro a 1,1344 e di 0,6% su yen a 128,73.
A Wall Street, i futures sui principali indici viaggiano tutti in salita e vedono il contratto sull'S&P 500 avanzare dell'1,02%, preceduto da quello sul Nasdaq 100 che procede in maniera ancora più spedita con un vantaggio dell'1,39%. Sul versante societario l'attenzione degli investitori è rivolta al settore retail dopo che l'inizio della stagione dello shopping natalizio inaugurata dal Black Friday ha confermato la tendenza degli ultimi anni, con vendite online in forte crescita a fronte del calo di quelle dei punti vendita tradizionali. Il mercato mostra un ritrovato ottimismo in apertura di una settimana che sarà scandita da diversi appuntamenti e che culminerà venerdì con l'apertura del G20 a Buenos Aires, a margine del quale dovrebbe avvenire l'incontro bilaterale tra Cina e Stati Uniti.
Sul fronte macro l'unico dato macro di oggi non ha avuto particolari effetti sul mercato, con l'indice Cfnai che ad ottobre si è attestato a +0,24 punti, in rialzo rispetto alla lettura precedente rivista al ribasso da +0,17 a +0,14 punti. L'indicazione odierna è stata migliore delle previsioni degli analisti che si erano preparati ad una rilevazione pari a +0,18 punti.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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