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È possibile fare profitto con i ribassi di Apple?

Pubblicato 13.06.2017, 17:49
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

di Pinchas Cohen

- La “Mela” di Cupertino continuerà a cadere dall’albero del tech?

- Gli investitori stravedono ancora per il celebre produttore dell’Iphone?

- Apple segnando i rialzi più forti ha la possibilità di segnare i rialzi migliori.

Trending Stocks per settore

Nelle ultime sedute di scambi, il settore tech sembra quello in cui si vende di più. E qual è il titolo che si vende di più? Apple Inc (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL).

APPLE Grafico mensile 2005-2017

Da venerdì scorso, giorno in cui è partito il sell-off nel settore tech, Apple ha perso quasi l’8% del suo valore negli scambi intraday, ed ha registrato un crollo del 6% alla chiusura di ieri sera. Il titolo Apple ha segnato dunque i peggiori ribassi di questo sell-off in corso. Ma la vera domanda che bisogna porsi è se questo possa offrire un’opportunità per i trader per sfruttare questo ribasso e cavalcare l’onda quando il titolo salirà nuovamente.

Ciò che sale prima o poi riscende

Il massimo precedente di Apple era tra 133-35 dollari tra febbraio e luglio 2015, quando ha formato un “triplo massimo”. Il 28 aprile 2015 i titoli Apple hanno cominciato il ribasso da 124,54 al minino di 89,47 del 13 maggio 2016. Durante questo periodo il titolo ha perso un terzo del suo valore dopo il flop dell’ Apple Watch.

Da quando Steve Jobs ha presentato il primo iPhone il 9 gennaio 2007, il valore del titoli dell’azienda si è moltiplicato, da 12 dollari a quasi 135. L’iPhone ha cambiato il mondo - e l’azienda stessa - per sempre. Ed il prezzo delle azioni ed il valore totale della compagnia ne hanno tratto un forte vantaggio.

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Apple - Grafico giornaliero 2015-2017

E una volta che l’iPhone ha cominciato ad essere commoditizzato, gli investitori hanno iniziato ad attendersi da Apple qualcosa di nuovo che avrebbe cambiato ancora una volta il mondo. L’Apple Watch, presentato alla fine di aprile 2015, purtroppo non si è dimostrato all’altezza delle aspettative. Gli investitori sono rimasti molto delusi e hanno cominciato a sbarazzarsi delle posizioni, avviando un massiccio selloff.

Il 27 luglio 2016 Apple ha festeggiato un miliardo di vendite di iPhone, e fino a questa data il prezzo non ha superato la linea di downtrend, dopo il gap breakaway. Nello stesso anno la debacle del Samsung Note 7 ha favorite Apple ma il titolo è tornado allo splendore di un tempo solo dopo l’impennata del mercato USA post-elettorale – il cosiddetto effetto Trump – che ha riportato il titolo oltre il massimo dei 135 dollari toccata prima del rilascio dell’Apple watch.

Il sell-off del settore tech ha spinto gli investitori a credere che possa trattarsi del preludio di un crollo generale del mercato, dopo che Goldman Sachs ha rilasciato una relazione di venerdì che mette a confrontando le somiglianze tra i mercati attuali e le condizioni di mercato proprio prima del “dotcom crash”. Tuttavia, mentre il NASDAQ 100 ha perso il 3% nel selloff di due giorni, l’indice NASDAQ del petrolio ha guadagnato 0,6%, essendo legato alla materia prima stessa , che ha segnato dei rialzi in questi due giorni. Inoltre, il NASDAQ Financial 100 ha guadagnato il 3,6% nello stesso periodo – lo 0,6% in più rispetto al ribasso del NASDAQ 100 - poiché le banche sono i maggiori beneficiari di questo aumento dei tassi dato ormai per scontato. Dunque, sembra che il selloff sul NASDAQ non sia stato probabilmente nient'altro che un cambiamento di leadership di settore, poiché gli investitori ruotano fuori dai settori di crescita e nei settori di valore.

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Ma ciò che scende primo o poi risale ?

Apple Grafico giornaliero

E ora, come si comporterà il titolo Apple? Questa è una domanda da un milione di dollari, anzi da 700 miliardi di dollari: tanto è stata valutata l’azienda nel febbraio 2015.

Da quando Apple ha iniziato a salire sempre più rapidamente dal 2007, anche la linea di uptrend ha seguito un lungo andamento. Gli analisti definiscono questo percorso come “fanning” in cui si creano delle trendlines per ogni angolo. Quando un angolo viene superato, si prevede il superamento di quello successivo, più basso della trendline.

Ieri Apple è scesa sotto la linea di uptrend iniziata il 14 novembre, con l’ “effetto-Trump”. Il calo di ieri completa un doppio massimo, in cui i massimi di maggio e giungo ai livelli di 155,50 rappresentano i vertici, ed il minimo del 17 maggio di 149,71, rappresenta la neckline.

Il prezzo è sceso sotto la media mobile giornaliero su 50 giorni. Tutti e due i giorni in cui si è registrato il selloff i volumi sono stati elevati e questo fa pensare l’andamento possa continuare. La media mobile inferiore MACD è scesa sotto quella più lunga, ed entrambe sono scese sotto la linea dello zero, indicando un doppio segnale di vendita. Questo si è verificato il 19 maggio, due giorni dopo il superamento dell’indicatore RSI, offrendo una divergenza negativa quando il picco di maggio è stato inferiore a quello di febbraio, in opposizione alla price action del titolo Apple stesso.

D’altra parte la capacità del titolo di risalire dal minimo di 142,51, che aveva trovato supporto alla media mobile su 100 giorni di 141,48 dollari, al prezzo di chiusura di 145,42 dollari,formando un martello. Questo suggerisce che secondo alcuni investitori ci sono possibilità di fare profitto da questo ribasso.

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Questi investitori inizieranno a spingere il titolo da qui, o riprenderà il selloff? È difficile da dire, in quanto gli investitori possono cambiare posizioni continuamente, in base alla loro paura e/o voglia di spingersi oltre.

Le rotazioni dei titoli spesso si esauriscono col tempo, spinte soprattutto dalle azioni di investitori saggi che sanno bene che il calo di un solo settore non significa che l’intero mercato sia in calo. A nostro avviso la rotazione riprenderà. Da un punto di vista tecnico, il superamento dell’uptrend dal rally delle elezioni USA ed il completamento del doppio massimo suggeriscono che il trend di questa durata è finito. Volumi, MACD e RSI lo supportano.

Strategie di Trading

I trader conservatori vorranno rispettare il martello di ieri e attendere fino alla correzione di questo possibile rimbalzo verso la resistenza della uptrend line e neckline e forse anche fino alla resistenza psicologicamente importante di 150 dollari. Se non dovessero esserci correzioni, vorranno aspettare il superamento del martello e della media su 100 giorni di 141,48 dollari.

I trader moderati vorranno attendere short fino al massimo intraday di ieri di 146,09, fino a una correzione o fino al superamento del martello e della media su 100 giorni di 141,48 dollari.

I trader aggressivi, vorranno andare short subito.

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complimenti! scrivere tanto senza dire nulla è davvero una tecnica non comune!
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