LONDRA (Reuters) - L'Agenzia internazionale per l'energia (Aie) prevede che la crescita della domanda di petrolio l'anno prossimo sarà più lenta di quanto stimato in precedenza, citando le condizioni macroeconomiche poco brillanti, la ripresa post-pandemia che sta perdendo slancio e il crescente utilizzo di veicoli elettrici.
La crescita dovrebbe rallentare a 1 milione di barili al giorno (bpd) nel 2024, con un calo di 150.000 bpd rispetto alle attese precedenti, dice l'agenzia nel rapporto mensile sul mercato petrolifero.
"Le prospettive economiche globali rimangono difficili alla luce dell'impennata dei tassi di interesse e della stretta del credito bancario, che penalizzano le imprese già costrette a fare i conti con una produzione e un commercio fiacchi" si legge nel rapporto di agosto dell'Aie.
La contrazione dell'offerta ha favorito un rally dei prezzi del petrolio, con il Brent che ieri ha superato gli 88 dollari al barile, ai massimi da gennaio. L'Aie ha avvertito che le scorte globali potrebbero ridursi notevolmente nel resto del 2023, facendo potenzialmente salire ancora i prezzi.
Nel 2023, la domanda globale di petrolio dovrebbe aumentare di 2,2 milioni di bpd, sostenuta dai viaggi aerei estivi, dall'aumento dell'uso del petrolio nella produzione di energia e dall'incremento dell'attività petrolchimica cinese.
Questa previsione è sostanzialmente invariata rispetto alla precedente stima dell'Aie.
Quest'anno la domanda dovrebbe attestarsi su una media di 102,2 milioni di bpd, con la Cina che rappresenterà oltre il 70% della crescita, nonostante i timori per la salute economica del primo importatore di petrolio al mondo.
La domanda ha raggiunto il record di 103 milioni di bpd a giugno. Secondo l'Aie ad agosto si potrebbe registrare un altro picco.
(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Sabina Suzzi)