Investing.com - I futures degli indici di borsa statunitensi puntano ad un’apertura positiva questo martedì, nonostante la paralisi federale parziale che si teme possa pesare sulla crescita economica del quarto trimestre.
In vista dell’apertura i futures Dow Jones Industrial Average hanno indicato un aumento dello 0,35%, i futures S&P 500 hanno segnato un aumento dello 0,45%, mentre i futures Nasdaq 100 hanno indicato un aumento dello 0,45%.
Negli USA è l’inizio di una paralisi parziale fiscale dovuto al mancato accordo da parte nel Congresso sul nuovo piano di spesa. Si tratta della prima paralisi fiscale dal 1996.
Nel corso della giornata continueranno i negoziati per cercare delle misure nella speranza di riuscire a trovare un compromesso.
I Repubblicani hanno insistito nel ritardare l’implementazione delle riforme sanitarie di Obama come condizione dell’approvazione al piano di spesa.
I titoli Ford e General Motors saranno piuttosto attivi, poiché le due case automobilistiche rilasceranno i dati sulle vendite mensili nel corso della giornata.
L’ISM rilascerà i dati sull’attività manifatturiera negli Stati Untii.
Dall’altra parte dell'Atlantico, i mercati azionari europei sono misti. L’indice EURO STOXX 50 ha segnato +0,7%, il francese CAC 40 ha segnato +0,75%, in Germania il DAX ha segnato +0,06%, mentre in Gran Bretagna il FTSE 100 è sceso dello 0,2%.
I dati rilasciati stamane hanno mostrato che l’indice PMI manifatturiero della zona euro è rimasto invariato a 51,1 a settembre, in linea con le aspettative.
Un secondo report ha mostrato che il numero dei disoccupati in Germania è salito per il secondo mese consecutivo a settembre, mentre il tasso di disoccupazione del paese è salito a 6,9% da 6,8% di agosto.
Eurostat ha dichiarato che il tasso di disoccupazione nella zona euro è sceso del 12,0% lo scorso mese, mentre il tasso di agosto è stato rivisto al ribasso al 12% dal 12,1%.
Intanto, nel Regno Unito i dati hanno mostrato che l’attività manifatturiera ha segnato un calo a settembre ma è rimasta vicina ai massimi di due anni e mezzo.
Markit ha dichiarato che nel Regno Unito, l’indice PMI è sceso a 56,7 a settembre da un dato rivisto al ribasso di 57,1 ad agosto. Gli analisti avevano previsto un aumento dell’indice a 57,3.
Nella seduta asiatica, l’indice australiano ASX/200 ha seganto -0,18% l’indice giapponese Nikkei 225 ha segnato un aumento dello 0,2%, mentre l’indice
Hang Seng di Hong Kong è chiuso per festa nazionale.
In Giappone il Primo Ministro Shinzo Abe ha dichiarato che il governo aumenterà all’8% la tassa di vendita dall’1 aprile, dall’attuale 5%, nel tentativo di ridurre il debito pubblico del paese.
Sempre oggi, la Reserve Bank of Australia ha lasciato il tasso di interesse di riferimento al minimo record del 2,5%.
In vista dell’apertura i futures Dow Jones Industrial Average hanno indicato un aumento dello 0,35%, i futures S&P 500 hanno segnato un aumento dello 0,45%, mentre i futures Nasdaq 100 hanno indicato un aumento dello 0,45%.
Negli USA è l’inizio di una paralisi parziale fiscale dovuto al mancato accordo da parte nel Congresso sul nuovo piano di spesa. Si tratta della prima paralisi fiscale dal 1996.
Nel corso della giornata continueranno i negoziati per cercare delle misure nella speranza di riuscire a trovare un compromesso.
I Repubblicani hanno insistito nel ritardare l’implementazione delle riforme sanitarie di Obama come condizione dell’approvazione al piano di spesa.
I titoli Ford e General Motors saranno piuttosto attivi, poiché le due case automobilistiche rilasceranno i dati sulle vendite mensili nel corso della giornata.
L’ISM rilascerà i dati sull’attività manifatturiera negli Stati Untii.
Dall’altra parte dell'Atlantico, i mercati azionari europei sono misti. L’indice EURO STOXX 50 ha segnato +0,7%, il francese CAC 40 ha segnato +0,75%, in Germania il DAX ha segnato +0,06%, mentre in Gran Bretagna il FTSE 100 è sceso dello 0,2%.
I dati rilasciati stamane hanno mostrato che l’indice PMI manifatturiero della zona euro è rimasto invariato a 51,1 a settembre, in linea con le aspettative.
Un secondo report ha mostrato che il numero dei disoccupati in Germania è salito per il secondo mese consecutivo a settembre, mentre il tasso di disoccupazione del paese è salito a 6,9% da 6,8% di agosto.
Eurostat ha dichiarato che il tasso di disoccupazione nella zona euro è sceso del 12,0% lo scorso mese, mentre il tasso di agosto è stato rivisto al ribasso al 12% dal 12,1%.
Intanto, nel Regno Unito i dati hanno mostrato che l’attività manifatturiera ha segnato un calo a settembre ma è rimasta vicina ai massimi di due anni e mezzo.
Markit ha dichiarato che nel Regno Unito, l’indice PMI è sceso a 56,7 a settembre da un dato rivisto al ribasso di 57,1 ad agosto. Gli analisti avevano previsto un aumento dell’indice a 57,3.
Nella seduta asiatica, l’indice australiano ASX/200 ha seganto -0,18% l’indice giapponese Nikkei 225 ha segnato un aumento dello 0,2%, mentre l’indice
Hang Seng di Hong Kong è chiuso per festa nazionale.
In Giappone il Primo Ministro Shinzo Abe ha dichiarato che il governo aumenterà all’8% la tassa di vendita dall’1 aprile, dall’attuale 5%, nel tentativo di ridurre il debito pubblico del paese.
Sempre oggi, la Reserve Bank of Australia ha lasciato il tasso di interesse di riferimento al minimo record del 2,5%.