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Il greggio scende ancora, attesi dati sulle scorte USA

Pubblicato 04.10.2017, 09:16
© Reuters.  Il greggio scende ancora, attesi dati sulle scorte USA
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Investing.com - Il prezzo del greggio continua a scendere questo mercoledì, toccando il minimo di quasi due settimane tra le speculazioni che i dati settimanali attesi nel corso della seduta mostrino un forte aumento delle scorte di carburante USA.

La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte oggi alle 10:30 ET (14:30 GMT).

Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono scese di 4,0 milioni di barili nella settimana terminata il 29 settembre dal momento che le raffinerie hanno aumentato la produzione.

Dal report API, tuttavia, è emerso inoltre un incremento di 4,9 milioni di barili delle scorte di benzina, mentre le scorte di prodotti raffinati sono scese di 584.000 barili.

Ci sono spesso grosse differenze tra le stime API ed i dati ufficiali dell’EIA.

I future del greggio West Texas Intermediate (WTI) scendono di 30 centesimi, o dello 0,6%, a 50,12 dollari al barile alle 3:15 ET (07:15 GMT). Il prezzo è sceso al minimo dal 19 settembre di 49,91 dollari precedentemente.

Intanto, i future del Brent, il riferimento per il prezzo del greggio al di fuori degli Stati Uniti, scendono di 31 centesimi a 55,69 dollari al barile.

Il prezzo del greggio si è attestato al minimo di due settimane ieri, segnando un calo per la seconda seduta consecutiva, con l’aumento dell’attività di trivellazione negli Stati Uniti e della produzione OPEC che hanno frenato l’impennata che aveva portato il prezzo ha segnare l’aumento del terzo trimestre maggiore degli ultimi 13 anni.

Nelle ultime settimane il prezzo è infatti schizzato dopo i dati che hanno rivelato un forte rispetto dell’accordo sui tagli alla produzione da parte dei principali produttori e in seguito alle notizie secondo cui la domanda globale sta aumentando.

A maggio, l’OPEC e i membri non OPEC con a capo la Russia hanno deciso di prorogare i tagli alla produzione da 1,8 milioni di barili al giorno per nove mesi fino al marzo 2018, nel tentativo di ridurre le scorte di greggio globali e di supportare il prezzo della materia prima.

Tuttavia, il prezzo è crollato di quasi il 5% finora questo mese, nei timori che i produttori USA possano aumentare la produzione ancor più velocemente per trarre vantaggio dai recenti prezzi alti.

Intanto, sul Nymex i future della benzina sono stabili a 1,545 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento scende di 0,5 centesimi, o dello 0,3%, a 1,745 dollari al gallone.

I future del gas naturale salgono di 2,2 centesimi, o dello 0,8%, a 2,917 dollari per milione di BTU.

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