di Paolo Biondi
ROMA (Reuters) - Chi ha incontrato Silvio Berlusconi recentemente lo descrive annoiato dalla politica, quasi disinteressato. Del resto basta guardare come si sta muovendo Forza Italia in vista delle prossime Regionali: in ordine sparso, più attenta alle polemiche interne che ai risultati finali.
Il simbolo, poi, per la prima volta dopo anni non riporta il nome di Berlusconi, segno efficace del disimpegno.
Le stesse persone vicine a Berlusconi invece raccontano che il suo volto si illumina non appena gli si parla delle sue aziende, ad iniziare dal suo gioiello: il Milan. Non è certo per le performance più che deludenti della squadra di Pippo Inzaghi.
Ma per il futuro della squadra dal punto di vista della proprietà. C'è il derby asiatico, tra compratori cinesi e thailandesi, a contendersi la squadra. E l'ex Cavaliere sogna file di compratori per le sue attuali società a iniziare da Mediaset, per potersi poi gettare in nuove avventure imprenditoriali.
All'alba degli 80 anni Berlusconi vede ormai chiudersi il ventennio del suo impegno in politica e concentra le sue attenzioni sul fronte degli affari. Le polemiche con Raffaele Fitto, Denis Verdini e compagnia cantante le considera quisquilie per signorine. Con buona pace di tutti coloro che hanno vissuto su una politica italiana divisa tra berlusconiani e antiberlusconiani.
Una stagione ormai passata, almeno per quel che riguarda il protagonista di quella infinita partita.