ROMA (Reuters) - Via libera definitivo oggi in Senato alla riforma della pubblica amministrazione che, essendo una delega, dovrà essere ora integrata dai decreti attuativi del governo.
I voti a favore sono stati 145, i contrari 97 e nessun astenuto.
Il testo, contestato dai sindacati soprattutto per il taglio dei permessi e i distacchi dei sindacalisti, prevede il riordino dei servizi pubblici locali, la razionalizzazione delle partecipate pubbliche e delle camere di commercio. Previsti anche il riordino della dirigenza e sfoltimenti negli uffici di governo a partire dalle prefetture. Tra le novità anche l'assorbimento del Corpo forestale tra i ranghi delle altre forze di polizia.
Il governo dovrà adottare entro 18 mesi un nuovo testo unico sul pubblico impiego.
Di seguito i punti principali:
PARTECIPATE: riduzione delle società partecipate di enti pubblici con accorpamento e tagli e nuove regole sulle nomine.
DIRIGENTI: gli incarichi avranno durata quadriennale, ma rinnovabile una sola volta per due anni. Potranno essere licenziati se l'ultimo incarico ricoperto viene valutato negativamente. Per evitare il licenziamento potranno accettare il demansionamento. Carriera e retribuzione verranno valutate in base al merito. Stop ai dirigenti condannati dalla Corte dei Conti. Cancellata la figura del segretario comunale.
FORESTALE: il ddl pone prevede lo smembramento del Corpo Forestale dello Stato che dovrebbe confluire nei Carabinieri. La parte che si occupa di antincendio sarà accorpata ai Vigili del fuoco.
AUTHORITY: possibilità di soppressione degli istituti superflui, che svolgono compiti già assolti da uffici ministeriali.
TRASPORTI: Le funzioni svolte dal Pubblico registro automobilistico (Pra) saranno trasferite presso il Ministero delle Infrastrutture da cui dipende la Motorizzazione civile. Viene stabilito un riordino delle Capitanerie di porto.
PREFETTURE: Riduzione degli uffici. Le funzioni residue saranno accorpate all'Ufficio territoriale dello Stato, che fungerà da raccordo tra PA e cittadini.
CAMERE DI COMMERCIO: saranno quasi dimezzate da 105 a 60, con soglia minima di 75.000 imprese iscritte al registro.
SILENZIO-ASSENSO: in caso di silenzio, il consenso di una amministrazione scatterà dopo 30 giorni dalla notifica di un atto; sale invece a 90 giorni (da 60) il termine entro cui le amministrazioni che si occupano di tutela ambientale, paesaggistica, beni culturali e salute dei cittadini devono rispondere prima che scatti il 'silenzio-assenso'.