MILANO, 21 febbraio (Reuters) - Gli scontri in Libia trascinano al ribasso la borsa di Milano, che reagisce in modo più deciso rispetto alle altre piazze europee.
"Il calo è maggiore perchè il nostro Paese è più esposto, rispetto ad altre nazioni", dice un trader. "Mi sembra però che le vendite siano state un po' troppo rapide e un po' troppo accentuate. C'è molta speculazione".
Di sicuro la situazione in Nord Africa pesa sui mercati europei, aggiunge.
Sotto pressione Eni
L'indice FTSE MIb <.FTMIB> cede il 3,6%, l'Allshare <.FTITLMS> il 3,5%.
Volumi pari a circa 3,8 miliardi di euro.
* ENI perde il 5,1% a 17,43 euro a fronte dello stoxx
europeo oil&gas in calo dell'1,3%. Un portavoce del gruppo ha
detto che la produzione nel Paese continua e non ci sono
cambiamenti rispetto alle ultime 24 ore. Il mercato teme un
impatto sulla produzione, così come sulle forniture di gas dalla
situazione nel paese. Giù tutta la galassia Eni: SAIPEM
"Non vedo come la situazione in Libia possa portare il titolo di un gruppo che ha un'esposizione globale a perdere il 5% in un giorno", dice un trader. Peraltro il prezzo del greggio è salito in modo deciso.
In scia, male anche EDISON
* Tra i bancari UNICREDIT
"Il ribasso potrebbe essere giustificato per Unicredit, meno
comprensibile per Intesa Sanpaolo
* IMPREGILO
* Calo di oltre il 5% FONDIARIA SAI
* FIAT
* Rcs
* Fra i minori vendite anche su AS ROMA