Investing.com – L’euro è in salita contro il dollaro questo lunedì, ma i guadagni restano limitati dalle aspettative che la Federal Reserve possa presto iniziare a ridurre il programma di acquisti, dopo i dati sull’occupazione USA più forti del previsto.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2860, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2845, in salita dello 0,10%.
Supporto a 1,2750, minimo del 27 marzo e resistenza a 1,2875.
La domanda per il dollaro continua ad essere sostenuta dai dati del Dipartimento per il Lavoro che hanno mostrato 195.000 nuovi posti di lavoro a giugno, più del previsto aumento di 165.000.
I dati di maggio sono stati rivisti al rialzo a 195.000 dal dato precedentemente riportato di 175.000. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 7,6% a giugno.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo che il Presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato la scorsa settimana che la banca manterrà i tassi di interesse ai livelli attuali o ancora più bassi per un periodo di tempo “esteso”.
In Germania i dati hanno mostrato che la produzione industriale è scesa dell’1% a maggio, contro le aspettative di un calo dello 0,5%,
Un secondo report ha mostrato che la Germania ha pubblicato un pubblicato un surplus di 14,1 miliardi a maggio, per via del calo dell’export del 4,8% su base annua e le importazioni sono scese del 2,6%.
Gli analisti avevano previsto un surplus commerciale di 17,5 miliardi.
L’euro è stabile contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,03% a 0,8617 ed è in salita contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,18% a 130,03.
Nel corso della giornata l’Eurogruppo dei ministri delle finanze si incontrerà a Bruxelles ed il Presidente della BCE Mario Draghi comparirà davanti alla Commissione per gli Affari Economici e Monetari del Parlamento Europeo a Bruxelles.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2860, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2845, in salita dello 0,10%.
Supporto a 1,2750, minimo del 27 marzo e resistenza a 1,2875.
La domanda per il dollaro continua ad essere sostenuta dai dati del Dipartimento per il Lavoro che hanno mostrato 195.000 nuovi posti di lavoro a giugno, più del previsto aumento di 165.000.
I dati di maggio sono stati rivisti al rialzo a 195.000 dal dato precedentemente riportato di 175.000. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 7,6% a giugno.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo che il Presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato la scorsa settimana che la banca manterrà i tassi di interesse ai livelli attuali o ancora più bassi per un periodo di tempo “esteso”.
In Germania i dati hanno mostrato che la produzione industriale è scesa dell’1% a maggio, contro le aspettative di un calo dello 0,5%,
Un secondo report ha mostrato che la Germania ha pubblicato un pubblicato un surplus di 14,1 miliardi a maggio, per via del calo dell’export del 4,8% su base annua e le importazioni sono scese del 2,6%.
Gli analisti avevano previsto un surplus commerciale di 17,5 miliardi.
L’euro è stabile contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,03% a 0,8617 ed è in salita contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,18% a 130,03.
Nel corso della giornata l’Eurogruppo dei ministri delle finanze si incontrerà a Bruxelles ed il Presidente della BCE Mario Draghi comparirà davanti alla Commissione per gli Affari Economici e Monetari del Parlamento Europeo a Bruxelles.