NUR-SULTAN (Reuters) - Il vasto giacimento petrolifero kazako del Kashagan, la cui produzione è diminuita drasticamente in seguito a una fuoriuscita d'emergenza di gas ad agosto, riprenderà la produzione ai livelli abituali "nella migliore delle ipotesi a ottobre".
Lo ha detto a Reuters il ministro dell'Energia kazako Bulat Akchulakov.
La produzione del Kashagan, uno dei più grandi giacimenti petroliferi del mondo, è diminuita drasticamente il 3 agosto a causa di un rilascio di gas. Kashagan prevedeva di aumentare la produzione a 500.000 bpd dopo alcuni miglioramenti.
La produzione giornaliera di petrolio di Kashagan è rimasta vicina ai 100.000 barili al giorno dal 29 al 30 agosto, circa quattro volte inferiore ai normali livelli di produzione, hanno detto due fonti.
Akchulakov ha detto che i futuri volumi di produzione e le tempistiche per il giacimento saranno delineati il 21 e 22 settembre, mentre il Paese intende attenersi ai piani di produzione petrolifera per il 2022, pari a 85,5 milioni di tonnellate.
Separatamente, ha detto che tutti e tre i punti di ormeggio al terminale del Mar Nero del Caspian Pipeline Consortium (Cpc) riprenderanno le operazioni prima del 10-15 ottobre.
Il consorzio Kashagan comprende Eni (BIT:ENI), ExxonMobil (NYSE:XOM), CNPC, Shell, TotalEnergies, Inpex e l'azienda energetica statale kazaka KazMunayGaz.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Claudia Cristoferi)