Pro Futures – I future del petrolio greggio tagliano i guadagni di due giorni, scendendo ad un minimo giornaliero, i timori per la interruzione delle forniture statunitensi sembrano attenuarsi dopo che la perdita di petrolio in importante oleodotto in Alaska sembra essere stata contenuta.
Il New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del greggio con consegna a febbraio a 89,15 dollari al barile, durante la mattinata di scambi europei, perdendo lo 0,25%.
Si era precedentemente scesi a un minimo giornaliero di 88,94 al barile.
All'inizio della giornata, Alyeska Pipeline Service ha dichiarato che l'installazione di un bypass per ripristinare il funzionamento della sua Trans-Alaska Pipeline System, che è stato sospeso dopo una perdita è stata scoperta in una stazione di pompaggio durante il fine settimana.
Secondo Alyeska, la linea potrebbe tornare in servizio entro la fine della settimana. L’oleodotto di 800 miglia trasporta circa il 15% delle forniture di petrolio greggio degli Stati Uniti.
JP Morgan-Chase della Global investiment bank ha affermato in una relazione lunedì che: "Questa è una perdita molto minore. Da un punto di vista ingegneristico, avremmo dubbi sul fatto che un'eventuale chiusura durerà più di due-tre giorni."
Nel frattempo, il gigante petrolifero Chevron, che detiene una partecipazione dell’ 1,4% nel sistema Trans-Alaska, ha dichiarato ieri, lunedì, che non esiste "nessun problema con il rifornimento di greggio al momento", aggiungendo che cuò avrebbe "inciso minimamente" sulle scorte Usa nel breve termine.
Secondo la US Energy Information, il totale delle scorte di greggio Usa nella settimana al 31 dicembre era pari a 335,3 milioni di barili, restando il 6,4% al di sopra del limite superiore del range medio per quel periodo dell'anno.
Durante la mattinata di scambi europei, il gas naturale con consegna a febbraio è aumentato dello 0,27%, scambiato a 4,381 dollari per milione di unità termiche britanniche, mentre l'olio da riscaldamento con consegna a febbraio perde lo 0,44%, scambiato a 2,550 dollari a gallone.
Il New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del greggio con consegna a febbraio a 89,15 dollari al barile, durante la mattinata di scambi europei, perdendo lo 0,25%.
Si era precedentemente scesi a un minimo giornaliero di 88,94 al barile.
All'inizio della giornata, Alyeska Pipeline Service ha dichiarato che l'installazione di un bypass per ripristinare il funzionamento della sua Trans-Alaska Pipeline System, che è stato sospeso dopo una perdita è stata scoperta in una stazione di pompaggio durante il fine settimana.
Secondo Alyeska, la linea potrebbe tornare in servizio entro la fine della settimana. L’oleodotto di 800 miglia trasporta circa il 15% delle forniture di petrolio greggio degli Stati Uniti.
JP Morgan-Chase della Global investiment bank ha affermato in una relazione lunedì che: "Questa è una perdita molto minore. Da un punto di vista ingegneristico, avremmo dubbi sul fatto che un'eventuale chiusura durerà più di due-tre giorni."
Nel frattempo, il gigante petrolifero Chevron, che detiene una partecipazione dell’ 1,4% nel sistema Trans-Alaska, ha dichiarato ieri, lunedì, che non esiste "nessun problema con il rifornimento di greggio al momento", aggiungendo che cuò avrebbe "inciso minimamente" sulle scorte Usa nel breve termine.
Secondo la US Energy Information, il totale delle scorte di greggio Usa nella settimana al 31 dicembre era pari a 335,3 milioni di barili, restando il 6,4% al di sopra del limite superiore del range medio per quel periodo dell'anno.
Durante la mattinata di scambi europei, il gas naturale con consegna a febbraio è aumentato dello 0,27%, scambiato a 4,381 dollari per milione di unità termiche britanniche, mentre l'olio da riscaldamento con consegna a febbraio perde lo 0,44%, scambiato a 2,550 dollari a gallone.