Investing.com - La scorsa settimana abbiamo visto i future dell'oro risalire al massimo da sette giorni prima di pareggiare nuovamente i guadagni sulla rinnovata forza del Dollaro contro le valute concorrenti, la quale ha ridotto la domanda di materie prime.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i future dell'oro con consegna a dicembre sono stati scambiati a 1.362,85 dollari l'oncia troy fino alla chiusura dei mercati, venerdì, con un guadagno dello 0,40% sulla settimana.
L'indice del Dollaro, che ne segue l'andamento contro sei delle maggiori valute, è salito dell'1,93% sulla settimana.
La forza del Dollaro tende a spingere i prezzi delle materie prime scambiate in Dollari a causa della tendenza di queste ad essere meno costose per gli investitori utilizzanti altre valute.
All'inizio della settimana, i prezzi dell'oro sono saliti sull'entusiasmo derivante dall'accettazione del prestito da parte dell'Irlanda e tra le paure relative ai problemi legati al debito delle altre nazioni europee, specialmente Spagna e Portogallo.
I prezzi dell'oro hanno esteso i guadagni martedì, salendo a 1.382,35 dollari l'oncia troy, il massimo dal 12 novembre, dopo le tensioni della penisola coreana.
I prezzi sono scesi dopo la pubblicazione dei dati statunitensi sul calo delle richieste di sussidio ai minimi da luglio 2008. Il sentimento dei consumatori è salito al massimo da cinque mesi a novembre, mentre la spesa privata è salita per il quarto mese consecutivo ad ottobre.
I dati hanno dato una spinta ottimistica alla ripresa economica e ridotto la domanda di metalli preziosi come bene alternativo.
Venerdì, i prezzi dell'oro sono crollati al minimo da quattro giorni dopo che il Shanghai Futures Exchange cinese ha annunciato che aumenterà i requisiti di oro ed altri metalli nel tentativo di fronteggiare l'inflazione e calmare la speculazione sulle materie prime.
La decisione ha generato discussioni sulla possibilità che la Cina incrementi i tassi d'interessi di riferimento nell'immediato futuro.
La Commerzbank ha dichiarato, in un rapporto, che "l'oro dovrebbe continuare ad essere supportato dalla crisi del debito europea", oltre che "dalla avversione al rischio, intensificata dai rischi geopolitici derivanti dalla situazione coreana".
L'argento con consegna a dicembre è stato scambiato al minimo da cinque giorni di 26,69 dollari l'oncia troy alla chiusura dei mercati, venerdì, crollando del 3,33% sulla settimana.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i future dell'oro con consegna a dicembre sono stati scambiati a 1.362,85 dollari l'oncia troy fino alla chiusura dei mercati, venerdì, con un guadagno dello 0,40% sulla settimana.
L'indice del Dollaro, che ne segue l'andamento contro sei delle maggiori valute, è salito dell'1,93% sulla settimana.
La forza del Dollaro tende a spingere i prezzi delle materie prime scambiate in Dollari a causa della tendenza di queste ad essere meno costose per gli investitori utilizzanti altre valute.
All'inizio della settimana, i prezzi dell'oro sono saliti sull'entusiasmo derivante dall'accettazione del prestito da parte dell'Irlanda e tra le paure relative ai problemi legati al debito delle altre nazioni europee, specialmente Spagna e Portogallo.
I prezzi dell'oro hanno esteso i guadagni martedì, salendo a 1.382,35 dollari l'oncia troy, il massimo dal 12 novembre, dopo le tensioni della penisola coreana.
I prezzi sono scesi dopo la pubblicazione dei dati statunitensi sul calo delle richieste di sussidio ai minimi da luglio 2008. Il sentimento dei consumatori è salito al massimo da cinque mesi a novembre, mentre la spesa privata è salita per il quarto mese consecutivo ad ottobre.
I dati hanno dato una spinta ottimistica alla ripresa economica e ridotto la domanda di metalli preziosi come bene alternativo.
Venerdì, i prezzi dell'oro sono crollati al minimo da quattro giorni dopo che il Shanghai Futures Exchange cinese ha annunciato che aumenterà i requisiti di oro ed altri metalli nel tentativo di fronteggiare l'inflazione e calmare la speculazione sulle materie prime.
La decisione ha generato discussioni sulla possibilità che la Cina incrementi i tassi d'interessi di riferimento nell'immediato futuro.
La Commerzbank ha dichiarato, in un rapporto, che "l'oro dovrebbe continuare ad essere supportato dalla crisi del debito europea", oltre che "dalla avversione al rischio, intensificata dai rischi geopolitici derivanti dalla situazione coreana".
L'argento con consegna a dicembre è stato scambiato al minimo da cinque giorni di 26,69 dollari l'oncia troy alla chiusura dei mercati, venerdì, crollando del 3,33% sulla settimana.