Investing.com - I futures del greggio West Texas Intermediate sono schizzati oltre il 4% lo scorso venerdì, dopo i dati che hanno mostrato che la scorsa settimana il numero degli impianti di trivellazione negli USA ha segnato il calo maggiore delle ultime quattro settimane, alimentando i timori che il fenomeno sia prossimo alla fine.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a luglio sono saliti di 2,62 dollari o del 4,54%, chiudendo la settimana a 60,30 dollari al barile. Giovedì i prezzi Nymex sono scesi di 56,51 dollari, il minimo dal 28 aprile. Sulla settimana il contratto è salito di 25 centesimi o dello 0,97%.
L’agenzia di ricerche di settore Baker Hughes (NYSE:BHI) ha dichiarato venerdì che il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti si è ridotto solo di 13 unità a 646 la scorsa settimana. Si tratta del venticinquesimo calo settimanale consecutivo ed del calo maggiore delle ultime quattro settimane.
La settimana precedente il calo è stato di una sola unità, segnando il calo minore delle ultime ventiquattro settimane che ha alimentato i timori che la produzione di petrolio di scisto negli USA possa aumentare nei prossimi mesi.
Negli ultimi mesi, i traders hanno seguito con attenzione la riduzione degli impianti di trivellazione per cercare di capire se possa contribuire a ridurre l’eccesso di greggio sul mercato.
La U.S. Energy Information Administration ha dichiarato mercoledì che e scorte di greggio statunitensi sono diminuite di 2,8 milioni di barili la scorsa settimana, a 479,4 milioni. Si è trattato del quarto calo settimanale consecutivo.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, i futures del greggio Brent con consegna a luglio hanno visto un’impennata di 2,98 dollari o del 4,76%, a 65,56 dollari al barile. Il giorno prima i prezzi sono scesi a 61,24 dollari, un livello che non si registrava dal 15 aprile. Sulla settimana il contratto ha guadagnato 12 centesimi,o lo 0,29%.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso venerdì dello 0,2%, a 96,94, staccandosi dal massimo di cinque settimane di 97,88 registrato mercoledì.
Il biglietto verde è sceso dopo i dati rilasciati venerdì, che hanno mostrato una contrazione dell’economia dello 0,7% nel primo trimestre del 2015, contro la precedente stima di una crescita dello 0,2%. La revisione al ribasso è giunta in linea con le aspettative degli analisti.
Nonostante i dati deludenti, gli esperti prevedono un rimbalzo dell’economia USA nel secondo trimestre, al rientro alla normalità dei fattori transitori.
I dati economici statunitensi rilasciati la scorsa settimana, tra cui i report sull’inflazione, le vendite di case nuove, gli investimenti delle imprese e la fiducia dei consumatori, che hanno indicato che l’economia sta riprendendo lo slancio dopo il rallentamento visto nel primo trimestre.
Nella settimana ormai alle porte gli investitori attenderanno i dati statunitensi di venerdì sull’occupazione non agricola di maggio, alla ricerca di indicazioni sulla forza dell’economia sulla tempistica dell’aumento dei tassi USA.
I traders del comparto energetico seguiranno inoltre il vertice tra i membri dell’OPEC che si terrà venerdì a Vienna. Si prevede che il cartello mantenga la produzione stabile sopra i 30 milioni di barili al giorno, nonostante i timori sui livelli eccessivi di scorte globali.
In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista di questi ed altri eventi significativi che potrebbero influenzare i mercati.
Lunedì 1 giugno
La Cina rilascerà i dati ufficiali sulla crescita del settore manifatturiero e su quello dei servizi, nonché la lettura dell’indice HSBC manifatturiero.
La Germania rilascerà i dati preliminari sull’attività del settore manifatturiero. La zona euro rilascerà inoltre i dati sulla crescita del settore manifatturiero e su quello dei servizi.
Negli USA Institute of Supply Management pubblicherà i dati sull’attività del settore manifatturiero.
Martedì 2 giugno
Gli USA rilasceranno i dati sugli ordinativi industriali, mentre l’American Petroleum Institute rilascerà il report settimanale sulle scorte.
Mercoledì 3 giugno
La Cina rilascerà l’indice HSBC sul settore dei servizi.
La BCE annuncerà la decisione di politica monetaria. L’annuncio sarà seguito da una conferenza stampa conclusiva con il Presidente Mario Draghi.
Gli USA rilasceranno il report ADP sull’occupazione non agricola, che fornisce i dati sui nuovi posti di lavoro nel settore privato, mentre l’ISM rilascerà un report sull’attività del settore dei servizi. Il paese rilascerà inoltre i dati sulla bilancia commerciale.
Giovedì 4 giugno
Gli USA rilasceranno i dati settimanali sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 5 giugno
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio terrà un vertice a Vienna.
Gli USA chiuderanno la settimana con l’attesissimo report del governo sull’occupazione non agricola, unitamente al tasso di disoccupazione ed al report sulla retribuzione media.