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Futures del greggio - previsione settimanale: 11 - 15 maggio

Pubblicato 10.05.2015, 13:49
© Reuters.  Futures del greggio discordanti: WTI in salita, Brent in calo
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Investing.com - I futures del greggio West Texas Intermediate sono saliti lo scorso venerdì, per via della speculazione che la produzione di petrolio di scisto USA abbia raggiunto il picco e possa iniziare a scendere nei prossimi mesi, per via della riduzione del numero degli impianti di trivellazione.

Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a giugno è salito di 45 centesimi o dello 0,76% per chiudere la settimana a 59,39 dollari al barile. Giovedì il Nymex ha visto un crollo di 1,99 dollari, o del 3,27%, a 58,94 dollari, con gli investitori che hanno bloccato i profitti dopo la recente impennata.

Mercoledì scorso il greggio di New York ha visto un aumento a 62,58 dollari, il massimo dal 10 dicembre. Sulla settimana i futures hanno visto un aumento di 9 centesimi, o dello 0,41%, il sesto aumento settimanale nelle ultime sette settimane.

L’agenzia di ricerche di settore Baker Hughes (NYSE:BHI) ha dichiarato che il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti si è ridotto di 11 unità a 668 la scorsa settimana, il ventiduesimo calo settimanale consecutivo ed il minimo dal settembre del 2010.

Gli operatori hanno seguito da vicino il calo degli impianti di trivellazione negli ultimi mesi per cercare di capire se questo possa contribuire a ridurre l’eccesso di greggio sul mercato.

Il report settimanale della U.S. Energy Information Administration rilasciato mercoledì ha mostrato che le scorte di greggio USA sono diminuite di 3,9 milioni di barili la scorsa settimana a 487,0 milioni di barili, contro le aspettative di un aumento di 1,5 milioni di barili a 492,4 milioni.

Le scorte a Cushing, in Oklahoma, il principale hub di consegna del greggio Nymex, sono diminuite per la seconda settimana consecutiva, segnando un calo di 12.000 barili a 61,7 milioni.

Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a giugno venerdì ha visto un calo di 15 centesimi, o dello 0,23%, a 65,39 dollari al barile. Il giorno prima i prezzi avevano visto un crollo di 2,23 dollari o del 3,29%.

Mercoledì i futures Brent hanno visto un’impennata a 69,93 dollari al barile, il massimo dal 5 dicembre. Sulla settimana il contratto Brent è sceso di 1,01 dollari o dell’1,61%, il primo calo settimanale delle ultime cinque settimane.

Il Dipartimento per il Lavoro USA venerdì ha dichiarato che l’economia statunitense ha creato 223.000 nuovi posti di lavoro ad aprile, contro le aspettative di un aumento di 224.000 nuovi posti di lavoro. Il dato di marzo è stato rivisto ad un aumento di 85.000 unità dalla precedente lettura di 126.000 unità.

Il tasso di disoccupazione è sceso dal 5,5% al 5,4%, vicino al minimo di sette anni ed in linea con le aspettative.

Il dollaro ha inizialmente visto un’impennata contro le principali valute dopo il rilascio dei dati, per poi ridimensionarsi per via dei dettagli negativi contenuti nel report.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, venerdì è salito a 95,17, per poi attestarsi a 94,91, in salita dello 0,18%. Mercoledì l’indice è sceso al minimo di undici settimane di 93,95.

I recenti report economici hanno mostrato che l’economia si è indebolita dall’inizio dell’anno, spingendo molti investitori a rinviare le aspettative sulla tempistica del primo aumento dei tassi da parte della Federal Reserve.

In Cina i dati hanno mostrato un surplus commerciale di 34,1 miliardi di dollari ad aprile, contro le aspettative di un surplus di 39,5. Le esportazioni sono scese al 6,4% dall’anno precedente lo scorso mese, contro le aspettative di un aumento del 2,4%, mentre le importazioni sono scese del 16,2%, contro le previsioni di un calo del 12,0%.

Il calo delle importazioni e la debolezza dell’economia alimentano le speculazioni che i legislatori cinesi introducano ulteriori misure di stimolo per dare slancio all’economia.

Quest’oggi la People's Bank of China ha tagliato il tasso di interesse di riferimento di un quarto di punto percentuale, al 5,10% dal 5,35%, con lo scopo di stimolare l’economia e sostenere la crescita.

Si è trattato della terza riduzione del tasso in sei mesi, segnale che il governo di Pechino sta diventando più decisivo nelle sue azioni di supporto all’economia, visto il recente rallentamento ed i rischi di deflazione.

Gli USA e la Cina sono i due principali consumatori di greggio.

Nella settimana che sta per iniziare gli investitori attenderanno i dati USA di mercoledì sulle vendite al dettaglio di aprile, alla ricerca di indicazioni sulla forza della ripresa economica e sull’eventuale aumento dei tassi.

In vista dell’imminente inizio di settimana, Investing.com ha compilato una lista di questi ed altri eventi significativi che potrebbero influenzare i mercati. La guida salta lunedì in quanto non sono previsti eventi particolarmente rilevanti.

Martedì 12 maggio

L’OPEC rilascerà il report mensile sulle scorte globali di greggio e sulla domanda mondiale.

L’American Petroleum Institute rilascerà il report settimanale sulle scorte di greggio.

Mercoledì 13 maggio

La Cina pubblicherà una serie di dati tra cui i report sulla produzione industriale, sugli investimenti fixed asset e sulle vendite al dettaglio.

La zona euro rilascerà gli attesissimi dati sulla crescita nel primo trimestre.

Sempre mercoledì, l’Agenzia Internazionale per l’Energia rilascerà il report sulle scorte mondiali di greggio e sulla domanda globale.

Gli USA rilasceranno i dati sulle vendite al dettaglio ed il report settimanale sulle scorte di greggio.

Giovedì 14 maggio

Gli USA pubblicheranno il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.

Venerdì 15 maggio

Gli USA chiuderanno la settimana con report sulla produzione industriale, sull’attività manifatturiera nello stato di New York e sul sentimento dei consumatori.

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