Investing.com - I futures del greggio West Texas Intermediate sono crollati al minimo di sette anni lo scorso venerdì, dopo i dati che hanno mostrato un aumento degli impianti di estrazione negli USA, dati che hanno alimentato i timori sui livelli della produzione interna.
Il gruppo di ricerche Baker Hughes (N:BHI) ha dichiarato venerdì che il numero degli impianti di estrazione negli USA è salito di 17 unità a 541 la scorsa settimana, il primo aumento dopo cinque settimane.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a gennaio è sceso lo scorso venerdì di 22 centesimi, o dello 0,63%, chiudendo a 34,73 dollari al barile. Precedentemente i prezzi hanno toccato 34,29 dollari, il minimo dal febbraio 2009. Il contratto più attivamente scambiato di febbraio ha chiuso a 36,06 dollari.
Sulla settimana i futures scambiati sulla borsa di New York hanno perso 89 centesimi, o il 2,49%, segnando il terzo calo settimanale consecutivo. I futures del greggio sono scesi di quasi il 35% quest’anno, per via dei timori di un aumento delle scorte.
Secondo la U.S. Energy Information Administration le scorte di greggio USA sono salite di 4,8 milioni barili la scorsa settimana. Il totale delle scorte è a 490,7 milioni di barili, un livello che per questo periodo dell’anno non si registrava da almeno 80 anni.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il Brent con consegna a febbraio è sceso di 18 centesimi lo scorso venerdì, o dello 0,49%, chiudendo la settimana a 36,88 dollari al barile. Il 14 dicembre i prezzi hanno toccato 36,14 dollari, un livello che non si registrava dal picco della crisi finanziaria del 2008.
Sulla settimana i futures Brent hanno segnato un calo di 97 centesimi, o del 2,77%, il terzo calo settimanale consecutivo. Il Brent sta per chiudere l’anno con un calo del 36% nel 2015, per via dei timori legati ai livelli elevati delle scorte che hanno dominato gran parte di quest’anno.
I futures del greggio sono crollati questo mese poiché l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio non ha trovato un accordo sulla produzione per ridurre l’eccesso di scorte sui mercati energetici globali.
La produzione globale di greggio supera di gran lunga la domanda a causa dell’impennata della produzione del petrolio di scisto negli Stati Uniti e dopo la decisione dello scorso anno dell’OPEC di non tagliare la produzione per difendere la partecipazione sul mercato.
Lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli WTI alla chiusura di venerdì era di 2,15 dollari al barile, rispetto ai 2,11 dollari segnati alla chiusura di giovedì.
Lo spread tra i due prezzi di riferimento si è ridotto al minimo pluriennale, segnale che il mercato del greggio USA vedrà una riduzione dopo la decisione del Congresso di abolire il divieto sulle esportazioni nazionali di greggio, mentre l’eccesso di scorte globali non farà che peggiorare.
Nella prossima settimana si prevedono volumi piuttosto ridotti per via delle festività natalizie che hanno spinto mosti operatori a chiudere prima della fine dell’anno, facendo scendere la liquidità sul mercato e facendo salire la volatilità.
Gli investitori attenderanno i dati USA sul prodotto interno lordo, sugli ordinativi di beni durevoli, sulle vendite di case nuove e sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
In vista dell’inizio della settimana, Investing.com ha compilato una lista di questi ed altri eventi significativi che potrebbero influenzare i mercati. La guida salta lunedì in quanto non sono previsti eventi particolarmente rilevanti.
Martedì 22 dicembre
Gli USA pubblicheranno i dati rivisti sulla crescite del PIL nel terzo trimestre, unitamente ai dati sulle vendite di case esistenti. Nel corso della giornata, l’American Petroleum Institute rilascerà i dati settimanali sulle scorte di greggio.
Mercoledì 23 dicembre
Gli USA rilasceranno una serie di report tra cui i dati sugli ordnativi di beni durevoli, sulle spese procapite, sulle vendite di case nuove, sul sentimento dei consumatori e sulle scorte di greggio.
Giovedì 24 dicembre
I mercati in Germania resteranno chiusi per la Vigilia di Natale.
Gli USA rilasceranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 25 dicembre
I mercati in Australia, Nuova Zelanda, Europa, Regno Unito, Svizzera, Canada e USA resteranno chiusi per il giorno di Natale.