Futures Pros – I futures del petrolio greggio recuperano i tre giorni di cali mercoledì, poiché i disordini politici in corso in Medio Oriente sono fonte di preoccupazione per un'eventuale interruzione delle forniture.
Il New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del greggio con consegna a marzo a 84,89 dollari al barile, nel corso degli scambi europei della mattinata, guadagnando lo 0,65%.
Precedentemente era stato toccato il massimo di 84,94 dollari al barile.
I manifestanti sono scesi in piazza martedì, per il terzo giorno, in Iran Bahrein e lo Yemen ispirati dalle manifestazioni anti-governative che hanno fatto crollare i regimi in Tunisia e in Egitto nelle ultime settimane.
L'Iran è quarto produttore mondiale di petrolio greggio, e il secondo esportatore tra i membri dell'OPEC, dopo l'Arabia Saudita.
JP Morgan ha dichiarato martedì in una relazione “ci appare elevata la prospettiva di un’influenza sui principali fornitori di petrolio”.
Nel corso della giornata, la US Energy Information Administration rilascerà il suo attesissimo rapporto sulle scorte di petrolio greggio per la settimana conclusasi l’11 febbraio.
I Brent con consegna ad aprile balzano a+0,72%, scambiati a 102,36 dollari al barile, mentre il gas naturale con consegna a marzo perde lo 0,59%, scambiato a 3,971 dollari per milione di unità termiche britanniche durante la mattinata degli scambi europei.
Il New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del greggio con consegna a marzo a 84,89 dollari al barile, nel corso degli scambi europei della mattinata, guadagnando lo 0,65%.
Precedentemente era stato toccato il massimo di 84,94 dollari al barile.
I manifestanti sono scesi in piazza martedì, per il terzo giorno, in Iran Bahrein e lo Yemen ispirati dalle manifestazioni anti-governative che hanno fatto crollare i regimi in Tunisia e in Egitto nelle ultime settimane.
L'Iran è quarto produttore mondiale di petrolio greggio, e il secondo esportatore tra i membri dell'OPEC, dopo l'Arabia Saudita.
JP Morgan ha dichiarato martedì in una relazione “ci appare elevata la prospettiva di un’influenza sui principali fornitori di petrolio”.
Nel corso della giornata, la US Energy Information Administration rilascerà il suo attesissimo rapporto sulle scorte di petrolio greggio per la settimana conclusasi l’11 febbraio.
I Brent con consegna ad aprile balzano a+0,72%, scambiati a 102,36 dollari al barile, mentre il gas naturale con consegna a marzo perde lo 0,59%, scambiato a 3,971 dollari per milione di unità termiche britanniche durante la mattinata degli scambi europei.