Investing.com - I futures del greggio scendono questo martedì, mentre il dollaro segna un’impennata tra le aspettative di un aumento dei tassi di interesse USA nel corso dell’anno.
Sull’ICE Futures Exchange in London, il greggio Brent con consegna a luglio scende di 33 centesimi, o dello 0,51%, a 65,19 dollari al barile negli scambi della mattinata europea.
Ieri, il prezzo del greggio Brent è salito di 15 centesimi, o dello 0,23%, a 65,52 dollari. I volumi degli scambi sono rimasti ridotti dal momento che i mercati britannici erano chiusi per festa nazionale ed i mercati statunitensi sono rimasti chiusi per il Memorial Day.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,7% a 97,14 questa mattina, il massimo dal 27 aprile.
I contratti dei futures del greggio valutati in dollari tendono a scendere in concomitanza al rafforzamento del biglietto verde, dal momento che il greggio diventa più costoso per i titolari di altre valute.
Il biglietto verde si è rafforzato quando venerdì la Presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha ribadito che la banca ha intenzione di alzare i tassi di interesse nel corso dell’anno se l’economia dovesse continuare a migliorare come previsto.
La Yellen attribuisce il rallentamento della crescita nel primo trimestre a “fattori transitori”, tra cui un inverno rigido.
Il biglietto verde è stato supportato inoltre dai dati che hanno rivelato che l’inflazione generale negli Stati Uniti è salita per il terzo mese consecutivo ad aprile.
Intanto, l’euro è sceso sotto il livello di 1,09 contro il dollaro, mentre sul sentimento pesa la possibilità di un default della Grecia.
Atene ha avvisato che potrebbe non riuscire a pagare i 305 milioni di euro al Fondo Monetario Internazionale entro il 5 giugno se non dovesse raggiungere un accordo con i creditori internazionali prima della scadenza.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a luglio scende di 10 centesimi, o dello 0,18%, a 59,61 dollari al barile, mentre pesano i timori che la produzione di petrolio di scisto USA possa tornare a salire nei prossimi mesi.
Secondo l’agenzia di ricerche di settore Baker Hughes (NYSE:BHI), il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti è diminuito solo di una unità la scorsa settimana, a 659 unità, riducendosi per 24 settimane consecutive.
I traders hanno seguito con attenzione la riduzione degli impianti di trivellazione negli ultimi mesi per cercare di capire se possa contribuire a ridurre l’eccesso di greggio sul mercato.
Tuttavia, il tasso della riduzione è rallentato nelle ultime settimane, facendo temere che alcune compagnie di estrazione di petrolio di scisto possano decidere di aumentare la produzione se i prezzi dovessero restare vicini ai livelli attuali.