Investing.com - Il prezzo del greggio scende negli scambi europei di questo giovedì mattina, dopo i dati settimanali sulle scorte che hanno mostrato che le scorte di greggio USA sono salite al massimo storico la scorsa settimana, scatenando i timori per l’eccesso di scorte.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna ad aprile crolla di 46 centesimi, o dell’1,43%, a 31,69 dollari al barile alle 08:10 GMT, o alle 3:10 ET. Ieri, i futures del greggio scambiati sulla borsa di New York hanno recuperato in parte il crollo di oltre il 2% chiudendo in salita di 28 centesimi, o dello 0,88%.
Secondo quanto reso noto ieri dalla U.S. Energy Information Administration, le scorte di greggio USA sono aumentate di 3,5 milioni di barili la scorsa settimana al massimo storico di 507,6 milioni di barili, scatenando i timori per un eccesso delle scorte nazionali.
Le scorte a Cushing, in Oklahoma, il principale hub di consegna del greggio Nymex, sono aumentate di 333.000 barili la scorsa settimana, facendo temere che il più grande centro di immagazzinamento della nazione sia quasi pieno.
Le perdite sono rimaste limitate dal momento che i dati hanno rivelato un aumento della richiesta delle scorte di greggio, della benzina e dei prodotti raffinati.
Le scorte di benzina sono scese di 2,2 milioni di barili la scorsa settimana, contro le aspettative di un calo di 1,0 milioni di barili, mentre le scorte di prodotti raffinati sono scese di 1,7 milioni di barili.
Il prezzo del greggio USA ha visto un crollo di quasi il 17% finora quest’anno tra le preoccupazioni per l’eccesso delle scorte nazionali.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna ad aprile crolla di 50 centesimi, o dell’1,45%, a 33,91 dollari al barile in un clima di incertezza legato alla possibilità di un taglio della produzione.
Le speranze di una riduzione della produzione si sono ridotte questa settimana quando l’Arabia Saudita e l’Iran si sono dette contrarie a diminuirla o congelarla.
I futures del greggio sono crollati di quasi il 70% dall’estate del 2014. La produzione globale di greggio supera di gran lunga la domanda a causa dell’impennata della produzione del petrolio di scisto negli Stati Uniti e dopo la decisione dello scorso anno dell’OPEC di non tagliare la produzione per difendere la partecipazione sul mercato.
Intanto, lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli West Texas Intermediate è di 2,22 dollari, rispetto ai 2,26 dollari segnati alla chiusura di ieri.