Investing.com - Futures dell'oro in forte calo oggi al minimo di tre giorni, la speculazione oggi è continuata dopo che il metallo prezioso ha toccato un record nella sessione precedente, mentre ha pesato anche il rimbalzo del clima dei mercati.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures sull'oro con consegna ad ottobre sono stati scambiati a 1.845,25 dollari l’oncia troy alal chiusura degli scambi asiatici, in calo dell’1,35%.
Precedentemente era salito del 2,5% a 1.827,25 dollari l’oncia troy, il minimo dal 2 settembre.
Il prezzo dell'oro è salito ad un massimo storico di 1.921,05 dollari l’oncia troy martedì, nella combinazione delle preoccupazioni per le prospettive di crescita globale ed i timori che la crisi del debito sovrano della zona euro stia peggiorando, che ha potenziato il metallo prezioso.
L’impennata ha spinto alcuni investitori a vendere le loro posizioni sulla presa di profitto e bloccare i guadagni.
Nel frattempo, oggi le azioni globali sono rimbalzate dal minimo di tre giorni consecutivi, con i mercati azionari asiatici in salita e quelli europei sostanzialmente più elevati dopo l'apertura, questa ripresa ha smorzato l’appeal del metallo prezioso.
I prezzi dell'oro sono rimasti sostenuti, tra timori della crisi del debito in corso della zona euro. Nel corso della giornata, la Corte costituzionale della Germania emetterà una sentenza sulla legalità dell’ultimo pacchetto di salvataggio per la Grecia.
Nel frattempo, la banca centrale della Russia ha in programma di acquistare circa tre tonnellate d'oro questa settimana, secondo le dichiarazioni di un funzionario della banca centrale.
La Russia ha acquistato 4,42 tonnellate di oro nel mese di luglio, portando il totale di riserve di metallo prezioso a 841,13 tonnellate, la quinta riserva mondiale.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è sceso dello 0,95% a USD41.47 l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è salito dello 0,74% a 4,093 dollari la libbra.
La Bolivia ha annunciato piani per aumentare le royalties minerarie e sfruttare il rialzo dei prezzi dei metalli rafforzando il ruolo dello Stato nel settore, come ha affermato ieri Hector Cordova, vice ministro alle attività minerarie. La Bolivia è il sesto produttore mondiale d’argento.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures sull'oro con consegna ad ottobre sono stati scambiati a 1.845,25 dollari l’oncia troy alal chiusura degli scambi asiatici, in calo dell’1,35%.
Precedentemente era salito del 2,5% a 1.827,25 dollari l’oncia troy, il minimo dal 2 settembre.
Il prezzo dell'oro è salito ad un massimo storico di 1.921,05 dollari l’oncia troy martedì, nella combinazione delle preoccupazioni per le prospettive di crescita globale ed i timori che la crisi del debito sovrano della zona euro stia peggiorando, che ha potenziato il metallo prezioso.
L’impennata ha spinto alcuni investitori a vendere le loro posizioni sulla presa di profitto e bloccare i guadagni.
Nel frattempo, oggi le azioni globali sono rimbalzate dal minimo di tre giorni consecutivi, con i mercati azionari asiatici in salita e quelli europei sostanzialmente più elevati dopo l'apertura, questa ripresa ha smorzato l’appeal del metallo prezioso.
I prezzi dell'oro sono rimasti sostenuti, tra timori della crisi del debito in corso della zona euro. Nel corso della giornata, la Corte costituzionale della Germania emetterà una sentenza sulla legalità dell’ultimo pacchetto di salvataggio per la Grecia.
Nel frattempo, la banca centrale della Russia ha in programma di acquistare circa tre tonnellate d'oro questa settimana, secondo le dichiarazioni di un funzionario della banca centrale.
La Russia ha acquistato 4,42 tonnellate di oro nel mese di luglio, portando il totale di riserve di metallo prezioso a 841,13 tonnellate, la quinta riserva mondiale.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è sceso dello 0,95% a USD41.47 l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è salito dello 0,74% a 4,093 dollari la libbra.
La Bolivia ha annunciato piani per aumentare le royalties minerarie e sfruttare il rialzo dei prezzi dei metalli rafforzando il ruolo dello Stato nel settore, come ha affermato ieri Hector Cordova, vice ministro alle attività minerarie. La Bolivia è il sesto produttore mondiale d’argento.