Futures Pros - La scorsa settimana ha visto il calo dei futures dell’oro per la terza settimana consecutiva, l’ottimismo per la ripresa economica globale e le preoccupazioni sulle misure di inasprimento monetario adottate dalla Cina hanno frenato la domanda di metalli preziosi.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell'oro con consegna febbraio a 1.342,25 dollari l’oncia troy alla chiusura dei mercati di venerdì, scendendo dell’1,4% rispetto alla settimana. Si è trattato del prezzo più basso di chiusura dal 18 Novembre 2010.
Giovedì i prezzi sono scesi dell’1,7% tra le preoccupazioni per l’inasprimento della politica monetaria cinese, in seguito al rilascio di dati ufficiali che mostrano una crescita dell'economia del Paese superiore al previsto nel quarto trimestre.
Sempre giovedì, i dati ufficiali statunitensi hanno mostrato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana conclusa il 15 gennaio ha avuto il maggiore calo dal febbraio 2010.
Il calo dei prezzi dell'oro è anche dovuto al rilascio di dati che mostrano l’indice del sentimento economio tedesco balzato al suo livello più alto in 20 anni a gennaio.
Tuttavia, i prezzi dell'oro hanno continuato ad essere sostenuti dalla forte domanda della Cina, in vista del capodanno cinese fissato per l'inizio di febbraio.
Il Capodanno cinese è un momento tradizionale per comprare dell’oro. La Cina è infatti il secondo consumatore mondiale di gioielli d'oro.
Il gruppo finanziario globale Commerzbank ha dichiarato in un report di venerdì che l’oro “sembra avere perso un po’ del suo smalto, almeno per ora. L’oro era un indicatore di paura, ed essendo questa paura uscita dal mercato, il prezzo dell'oro è sotto pressione”.
Nel frattempo, l’argento con consegna a marzo è stato scambiato al minimo di 7 settimane, a 27,48 dollari l’oncia troy, alla chiusura dei mercati di venerdì, in calo del 3,3% nell'arco della settimana, mentre il rame con consegna a marzo è stato scambiato a 4,310 dollari la libbra, in calo dell’1,8% nel corso della settimana.
In un report, Morgan Stanley ha alzato le sue previsioni di prezzo per il rame a 4,45 dollari la libbra nel 2011, in crescita del 24% rispetto alla stima precedente di 3,40 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell'oro con consegna febbraio a 1.342,25 dollari l’oncia troy alla chiusura dei mercati di venerdì, scendendo dell’1,4% rispetto alla settimana. Si è trattato del prezzo più basso di chiusura dal 18 Novembre 2010.
Giovedì i prezzi sono scesi dell’1,7% tra le preoccupazioni per l’inasprimento della politica monetaria cinese, in seguito al rilascio di dati ufficiali che mostrano una crescita dell'economia del Paese superiore al previsto nel quarto trimestre.
Sempre giovedì, i dati ufficiali statunitensi hanno mostrato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana conclusa il 15 gennaio ha avuto il maggiore calo dal febbraio 2010.
Il calo dei prezzi dell'oro è anche dovuto al rilascio di dati che mostrano l’indice del sentimento economio tedesco balzato al suo livello più alto in 20 anni a gennaio.
Tuttavia, i prezzi dell'oro hanno continuato ad essere sostenuti dalla forte domanda della Cina, in vista del capodanno cinese fissato per l'inizio di febbraio.
Il Capodanno cinese è un momento tradizionale per comprare dell’oro. La Cina è infatti il secondo consumatore mondiale di gioielli d'oro.
Il gruppo finanziario globale Commerzbank ha dichiarato in un report di venerdì che l’oro “sembra avere perso un po’ del suo smalto, almeno per ora. L’oro era un indicatore di paura, ed essendo questa paura uscita dal mercato, il prezzo dell'oro è sotto pressione”.
Nel frattempo, l’argento con consegna a marzo è stato scambiato al minimo di 7 settimane, a 27,48 dollari l’oncia troy, alla chiusura dei mercati di venerdì, in calo del 3,3% nell'arco della settimana, mentre il rame con consegna a marzo è stato scambiato a 4,310 dollari la libbra, in calo dell’1,8% nel corso della settimana.
In un report, Morgan Stanley ha alzato le sue previsioni di prezzo per il rame a 4,45 dollari la libbra nel 2011, in crescita del 24% rispetto alla stima precedente di 3,40 dollari la libbra.