Di Alessandro Albano
Investing.com - Il gruppo francese dell'energia Engie (EPA:ENGIE) ha fatto sapere martedì di avere ricevuto dalla russa Gazprom (MCX:GAZP) la comunicazione di un nuovo taglio delle consegne di gas.
Le motivazioni, secondo la società russa, sarebbero da additare ai "disaccordi tra le parti sull'applicazione dei contratti".
In una nota, il gruppo francese ricorda di "essere in grado di fornire la materia prima ai propri clienti anche in caso di interruzione del flusso di gas russo", grazie alle "diverse misure messe in atto per ridurre in modo significativo" gli impatti di un'azione simile da parte di Mosca.
Già ridotte considerevolmente dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, con le consegne mensili di 1,5 TWh rispetto alle forniture annuali totali di Engie in Europa che superano i 400 TWh, a fine luglio il gruppo francese ha indicato di ricevere da Gazprom solo il 4% delle forniture complessive di gas.
Il taglio alle esportazioni verso i Paesi europei da parte di Gazprom è arrivato indistintamente, anche a quelle compagnie nazionali che, come Eni (BIT:ENI) hanno aperto il doppio conto in rubli per continuare a ricevere il gas da Mosca.
Altri Paesi come Bulgaria, Polonia e Finlandia, che si sono rifiutati di seguire il decreto del presidente russo Putin, da diversi mesi non ricevono più alcun metro cubi di gas russo.
Intanto, il Presidente della Repubblica Macròn ha già convocato per venerdì il Consiglio nazionale di difesa e sicurezza (SDSN) per "fare il punto della situazione e degli scenari previsti" e per prepararsi "a tutti i possibili scenari di questo autunno e inverno», ha spiegato un consigliere dell’Eliseo all’agenzia di stampa francese AFP.
Sull'attenti anche la premier Elizabeth Borne, che lunedì ha esortato le aziende a completare i piani di risparmio energetico entro il mese prossimo per evitare di arrivare ai razionamenti la fornitura di gas ed elettricità.
Con i prezzi del gas ICE Dutch TTF che hanno toccato nuovi record nei giorni scorsi, salvo poi arretrare lunedì grazie alle prese di profitto, l'Unione Europa ha convocato una riunione straordinaria dei ministri dell'Energia del blocco per il 9 settembre per far fronte all'aumento dei prezzi dell'energia.
Ricordiamo che Gazprom interromperà le forniture verso l'Europa tramite il Nord Stream 1 per tre giorni da domani 31 agosto al 2 settembre per "lavori di manutenzione" come accaduto in luglio, quando i giorni di sospensione del servizio sono stati 10.