Investing.com - I futures del greggio West Texas Intermediate sono pressoché invariati vicino al minimo di un mese questo mercoledì, mentre gli investitori attendono i dati settimanali sulle scorte nel corso della seduta per valutare la forza della richiesta da parte del principale consumatore mondiale di greggio.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna ad agosto è sceso dello 0,01%, o di 1 centesimo, a 103,39 dollari al barile negli scambi della mattinata europea. I futures sono rimasti in un range tra 103,30 e 103,59 dollari al barile.
Ieri i futures sono scesi a 103,01 dollari, il minimo dal 9 giugno, prima di ridurre le perdite e attestarsi a 103,40 dollari, in calo dello 0,13%, o di 13 centesimi.
I futures del greggio scambiati sulla borsa di New York troveranno supporto a 101,89 dollari al barile, il minimo dal 9 giugno e resistenza a 105,53 dollari al barile, il massimo dal 2 luglio.
Il report governativo di oggi dovrebbe mostrare che le scorte di greggio USA sono diminuite di 2,2 milioni di barili la scorsa settimana, mentre le scorte di benzina dovrebbero essere aumentate di 0,3 milioni di barili.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute, un gruppo del settore, ha dichiarato che le scorte di greggio USA sono diminuite di 1,7 milioni di barili nella settimana conclusasi il 4 luglio, rispetto al previsto calo di 3,0 milioni di barili.
Il report ha mostrato inoltre che le scorte di benzina sono aumentate di 0,2 milioni di barili, mentre le scorte di prodotti raffinati sono diminuite di 0,6 milioni di barili.
Gli investitori attendono i verbali del vertice di politica monetaria di giugno della Federal Reserve, previsti nel corso della giornata, dopo che la scorsa settimana i dati positivi sull’occupazione non agricola hanno alimentato le speculazioni sulla tempistica di un aumento dei tassi di interesse da parte della banca centrale.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna ad agosto è sceso dello 0,31%, o di 34 centesimi, a 108,61 dollari al barile, il minimo dal 6 giugno, mentre diminuiscono i timori per un’eventuale interruzione delle forniture dal Medio Oriente.
Pesano ancora le notizie che le esportazioni di greggio iracheno dalla parte meridionale del paese non sono state colpite dalle violenze scoppiate nel nord nelle ultime settimane.
Intanto, la scorsa settimana, i ribelli libici hanno deciso di aprire due porti per le esportazioni di greggio. I porti di Es Sider e Ras Lanuf possono esportare fino a 560.000 barili di greggio al giorno, quasi la metà delle esportazioni di greggio totali del paese.