Investing.com - I futures del greggio Brent sono crollati al minimo di cinque settimane questo giovedì, mentre continuano a ridursi i timori per un’eventuale interruzione delle forniture dal Medio Oriente.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna ad agosto è crollato al minimo della seduta di 107,77 dollari al barile, il minimo dal 6 giugno, prima di ridurre le perdite e attestarsi a 107,95 dollari al barile negli scambi della mattinata europea, in calo dello 0,3%, o di 33 centesimi.
I futures del greggio scambiati sulla borsa di Londra continuano a scendere tra le notizie che il giacimento di Sharara, il più importante della Libia, avrebbe aumentato la produzione più velocemente del previsto ed avrebbe già raggiunto due terzi della sua capacità produttiva.
Pesano ancora le indicazioni che le esportazioni di greggio iracheno dalla parte meridionale del paese non sono state colpite dalle violenze scoppiate nel nord nelle ultime settimane.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna ad agosto ha toccato il minimo giornaliero di 101,61 dollari al barile, il minimo dal 5 giugno, prima di staccarsi dal minimo e attestarsi a 101,80 dollari, in calo dello 0,47%, o di 48 centesimi.
I dati settimanali rilasciati ieri hanno mostrato che le scorte totali di carburante negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,6 milioni di barili la scorsa settimana, contro le aspettative di un calo di 0,3 milioni di barili.
L’aumento inaspettato delle scorte di benzina durante la stagione estiva negli Stati Uniti ha fatto scendere i prezzi della benzina.
Intanto, stamane i dati hanno mostrato che in Cina le esportazioni a giugno sono salite del 7,2% rispetto all’anno precedente, contro le aspettative di una crescita pari al 10,6%, mentre le importazioni sono aumentate del 5,5%, contro le previsioni di un incremento del 5,8%.
Il surplus commerciale cinese è sceso a 31,6 miliardi di dollari il mese scorso, da un dato di 35,92 miliardi a maggio, rispetto ad una lettura prevista pari a 35,0 miliardi di dollari.
Negli Stati Uniti, i verbali del vertice di giugno della Federal Reserve rilasciati ieri hanno mostrato che i funzionari hanno deciso di concludere il programma di acquisti di bond della banca ad ottobre.
I verbali non hanno tuttavia fornito nuove indicazioni circa l’aumento dei tassi di interesse. La banca centrale riconosce che l’economia sta continuando a migliorare ma i funzionari sono divisi sulle prospettive di inflazione.
Gli Stati Uniti e la Cina sono i due maggiori consumatori mondiali di greggio.