LONDRA (Reuters) - Salgono i prezzi del petrolio, con il Brent che ha superato gli 80 dollari al barile, sostenuto dalle attese che Opec+ possa incrementare ed estendere i tagli alla produzione sulle preoccupazioni per una domanda globale più debole.
Intorno alle 10,58 i futures del Brent crescono di 93 centesimi, o dello 1,16%, a 80,91 dollari al barile. I futures sul West Texas Intermediate (Wti) guadagnano 0,94 centesimi, o lo 0,93%, a 75,81 dollari.
La scorsa settimana, il mercato è crollato quando l'Opec+ - l'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (Opec) e i suoi alleati, tra cui la Russia - ha rinviato al 30 novembre una riunione per appianare le divergenze sugli obiettivi di produzione dei produttori africani.
Quattro fonti dell'Opec+ hanno riferito venerdì a Reuters che il gruppo si è mosso verso un compromesso, aiutando potenzialmente l'Arabia Saudita, leader de facto, a trovare un consenso sulla necessità di approfondire i tagli alla produzione.
Il prezzo è sostenuto anche dalla debolezza del dollaro - che rende il petrolio più conveniente per i detentori di altre valute e tende a riflettere una maggiore propensione al rischio da parte degli investitori - e dalle aspettative che le scorte di greggio degli Stati Uniti siano diminuite la scorsa settimana.
Quattro analisti interpellati da Reuters hanno stimato che i report sull'ultima tornata dell'offerta di greggio negli Usa mostreranno un calo delle scorte di circa 2 milioni di barili.
Il primo dei due report di questa settimana verrà pubblicato alle 22,30 dal gruppo industriale American Petroleum Institute.
(Tradotto da Alberto Chiumento, editing Francesca Piscioneri)