LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio calano leggermente attestandosi sui minimi da dicembre, dopo aver perso oltre il 4% ieri a causa dei segnali di debolezza dell'economia globale, della scarsa domanda di petrolio e delle aspettative di una fine della controversia che blocca le esportazioni libiche.
Il calo dei prezzi del greggio si inserisce nel contesto di un più ampio sell-off dei mercati mondiali, con il crollo dell'azionario globale e le attese di un calo della crescita che pesano sugli asset più rischiosi.
Ciò rappresenta una sfida per l'Opec+, che la scorsa settimana, secondo quanto riportato da Reuters, era ancora intenzionata a procedere con un aumento della produzione di petrolio previsto a partire da ottobre. Un ulteriore aumento dell'offerta potrebbe spingere i prezzi ancora più in basso.
Alle 12,20 i futures del Brent perdono lo 0,6%, a 73,34 dollari, dopo il calo del 4,9% della seduta precedente. I futures del greggio statunitense West Texas Intermediate cedono lo 0,6%, a 69,90 dollari, dopo il calo del 4,4% di ieri.
Entrambi i contratti hanno perso oltre 1 dollaro nelle prime contrattazioni di oggi, "tra le aspettative di un potenziale accordo per risolvere la disputa in Libia", secondo Toshitaka Tazawa, analista di Fujitomi Securities, riferendosi allo scontro tra fazioni rivali per il controllo delle entrate petrolifere che ha dimezzato la produzione di greggio del Paese nordafricano e frenato le esportazioni.
Ieri i due organi legislativi libici hanno concordato di nominare congiuntamente un governatore della banca centrale entro 30 giorni, disinnescando potenzialmente lo scontro. La banca centrale è l'unico depositario legale dei proventi del petrolio e paga gli stipendi statali in tutta la Libia.
Lunedì erano state bloccate le esportazioni di petrolio nei principali porti libici e la produzione ha subito un calo a livello nazionale. La National Oil Corp (Noc) libica ha invocato la forza maggiore sul giacimento di El Feel a partire dal 2 settembre.
"Il mercato è rimasto sotto pressione anche a causa delle preoccupazioni per il rallentamento della domanda di carburante a seguito dei deboli indicatori economici di Cina e Stati Uniti", ha detto Tazawa.
I recenti dati della Cina, il più grande importatore di greggio al mondo, hanno mostrato che l'attività manifatturiera è scesa a un minimo di sei mesi in agosto, mentre la crescita dei prezzi delle nuove case è rallentata.
Nel frattempo, negli Stati Uniti i dati dell'Institute for Supply Management di ieri hanno mostrato che l'attività manifatturiera è rimasta sottotono.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Francesca Piscioneri)