Di Gina Lee
Investing.com - Il greggio scende negli scambi asiatici di questo venerdì mattina, dopo i nuovi lockdown entrati in vigore in Europa per limitare l’incessante aumento di casi di COVID-19, pesando sulle prospettive per la domanda. L’attesa dei risultati delle elezioni presidenziali statunitensi contribuisce a tenere gli investitori sulle spine.
I future del Brent crollano del 2,15% a 40,05 dollari alle 00:14 ET (4:14 GMT), ma restano sopra il livello di 40 dollari. I future WTI segnano un crollo del 2,40% a 37,86 dollari.
L’Italia ha riportato un numero record di casi giornalieri di COVID-19 ieri ed anche numerosi stati USA hanno registrato dati record sulla scia delle elezioni.
“La situazione probabilmente peggiorerà con l’arrivo del freddo, con la minaccia di un lockdown sul modello europeo che incombe all’orizzonte”, ha riferito a Reuters Bob Yawger, direttore dei future energetici di Mizuho Securities.
Con molti paesi che tornano in lockdown per la seconda ondata di COVID-19, la Commissione Europea ha abbassato le previsioni economiche e ora si aspetta che l’UE non veda una ripresa ai livelli pre-virus fino al 2023.
Sul fronte delle elezioni, il Democratico Joe Biden finora ha ottenuto 264 dei 270 voti necessari, con Pennsylvania, Georgia, Nevada e Nord Carolina ancora alle prese con i conteggi. L’attuale Presidente Donald Trump ha 214 voti ed ha fatto aumentare le probabilità di un’elezione contestata muovendo azioni legali sul conteggio dei voti in Nevada, Pennsylvania, Georgia e Michigan e chiedendo un riconteggio in Wisconsin. Trump ha anche messo in dubbio la credibilità delle elezioni.
Con una presidenza Biden che potrebbe ritrovarsi con un Senato Repubblicano, le minori speranze di uno stimolo maggiore pesano sull’oro nero.
“Le questioni più critiche per il greggio sono quanto rapidamente un vaccino per il COVID-19 sarà disponibile, se un accordo su uno stimolo USA sarà raggiungibile in un contesto politico diviso e incerto, e come risponderà l’OPEC ai timori per la domanda”, ha riferito a Reuters Stephen Innes, a capo delle strategie di mercato globali di Axi.
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio ed i suoi alleati, compresa la Russia, gruppo noto come OPEC+, continuano a discutere circa un rinvio dell’aumento di 2 milioni di barili al giorno di scorte originariamente previsto per il gennaio 2021.