Investing.com - I futures del greggio sono in calo questo mercoledì, tra le speculazioni che i dati sulle scorte previsti nel corso della seduta possano mostrare un aumento maggiore del previsto delle scorte statunitensi la scorsa settimana, mentre l’Arabia Saudita ha messo fine agli attacchi aerei nello Yemen.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a giugno tocca il minimo intraday di 55,74 dollari al barile, il minimo dal 15 aprile, prima di attestarsi a 55,99 dollari negli scambi della mattinata europea, con un crollo di 62 centesimi, o dell’1,1%. Ieri il prezzo del greggio Nymex è crollato di 1,27 dollari, o del 2,19%, a 56,61 dollari.
Il report governativo di oggi dovrebbe indicare che le scorte di greggio sono aumentate di 2,9 milioni di barili la scorsa settimana, mentre le scorte di benzina dovrebbero essere diminuite di 0,7 milioni di barili.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute, un gruppo del settore, ha dichiarato che le scorte di greggio USA sono aumentate di 5,5 milioni di barili nella settimana terminata il 17 aprile, in salita rispetto ai 2,6 milioni di barili della settimana precedente.
Il report ha mostrato inoltre che le scorte di benzina sono salite di 1,1 milioni di barili, mentre le scorte di prodotti raffinati sono aumentate di 1,7 milioni di barili.
Nelle ultime sedute, i futures del greggio statunitense sono rimasti supportati tra le speranze che la produzione del petrolio di scisto statunitense abbia raggiunto il culmine e possa iniziare a diminuire nei prossimi mesi grazie anche alla riduzione del numero degli impianti di trivellazione.
Secondo l’agenzia di ricerche di settore Baker Hughes (NYSE:BHI), il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti è sceso di 26 unità a 734 la scorsa settimana, il minimo dal 2010. Si tratta del diciannovesimo calo settimanale consecutivo.
Gli investitori hanno seguito da vicino il calo degli impianti di trivellazione negli ultimi mesi per cercare di capire se possa contribuire a ridurre l’eccesso di greggio sul mercato.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a giugno scende di 32 centesimi, o dello 0,51%, a 61,77 dollari al barile dopo aver toccato il minimo giornaliero di 61,40 dollari, un livello che non si registrava dal 15 aprile. Ieri, i futures del greggio scambiati sulla borsa di Londra sono crollati di 1,37 dollari, o del 2,16%, a 62,08 dollari.
L’Arabia Saudita ieri ha messo fine ai raid aerei che duravano ormai da un mese nello Yemen contro i ribelli Houthi, appoggiati dall’Iran, facendo diminuire i timori che gli scontri possano allargarsi in tutta la regione ed influenzare la produzione di greggio.
Lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli WTI è di 5,78 dollari al barile, contro i 5,47 dollari segnati alla chiusura di ieri.
Intanto, l’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,3% a 97,91 questa mattina.
Restano sotto i riflettori le preoccupazioni per l’assenza di un accordo tra la Grecia ed i suoi creditori sulle riforme economiche per l’accesso ai fondi di salvataggio e si teme che la nazione possa essere costretta ad uscire dalla zona euro.