Investing.com - Il prezzo del greggio è in calo questo giovedì, in un clima di apprensione per l’eccesso delle scorte.
I volumi degli scambi resteranno limitati oggi dal momento che i mercati statunitensi sono chiusi per il Giorno del Ringraziamento.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a gennaio scende di 36 centesimi, o dello 0,78% a 45,81 dollari al barile negli scambi della mattinata europea. Ieri, il prezzo è salito di 5 centesimi, o dello 0,11%.
Negli ultimi mesi, il mercato del greggio è rimasto sulla difensiva a causa dell’incertezza legata alla tempistica della riduzione dell’eccesso di greggio globale.
All’inizio della settimana, l’Arabia Saudita ha dichiarato di essere pronta ad adottare tutte le misure necessarie per garantire la stabilità del mercato del greggio. Il principale produttore di greggio al mondo ha reso noto di essere intenzionato a cooperare sia con i paesi membri dell’OPEC che con le nazioni che non ne fanno parte per stabilizzare i prezzi.
L’OPEC si incontrerà il 4 dicembre per rivedere la strategia di produzione. La produzione globale di greggio risulta di gran lunga superiore alla domanda a causa dell’impennata della produzione del petrolio di scisto negli Stati Uniti e dopo la decisione dello scorso anno dell’OPEC di non tagliare la produzione per difendere la partecipazione sul mercato.
Intanto, sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a gennaio scende di 6 centesimi, o dello 0,13%, a 42,99 dollari al barile.
Ieri i futures del Nymex sono saliti di 17 centesimi, o dello 0,4%, dopo i dati che hanno mostrato che le scorte di greggio USA sono salite meno del previsto la scorsa settimana.
La U.S. Energy Information Administration ha dichiarato che le scorte di greggio sono aumentate di 961.000 barili nella settimana terminata il 20 novembre. Gli analisti avevano previsto un aumento di 1,2 milioni di barili, mentre martedì l’American Petroleum Institute ha riportato un aumento di 2,6 milioni di barili.
Le scorte di greggio statunitensi ammontano a 488,2 milioni di barili, restando vicino ad un livello che in questo periodo dell’anno non si registrava da almeno 80 anni.
Sempre ieri, l’agenzia di ricerche di settore Baker Hughes (NYSE:BHI) ha dichiarato che il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti è sceso di 9 unità la scorsa settimana a 555. La riduzione del numero degli impianti di trivellazione USA è rialzista per il greggio in quanto fa presagire un calo della produzione in futuro.
Intanto, lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli WTI è di 2,82 dollari al barile, rispetto ai 3,13 dollari segnati alla chiusura di ieri.