(Reuters) - I prezzi del petrolio scendono di oltre il 2%, dato che prospettive di offerta più forti e una moderata crescita della domanda globale prevalgono sui timori per l'escalation del conflitto in Medio Oriente e per il suo impatto sulle esportazioni di greggio dalla regione.
Intorno all 11,40 i futures sul Brent sono in calo di 1,35 dollari, o dell'1,88%, a 70,35 dollari al barile. I futures sul West Texas Intermediate perdono 1,42 dollari, o il 2,08%, a 66,75 dollari.
Domani un gruppo di ministri dell'Opec+ si riunirà per riesaminare il mercato, ma non si prevedono cambiamenti delle politiche. L'Opec+, che comprende l'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (Opec) più altri alleati, tra cui la Russia, a dicembre dovrebbe aumentare la produzione di 180.000 barili al giorno (bpd).
A pesare sul mercato, anche la possibilità di una ripresa della produzione di petrolio libico. Ieri il parlamento della Libia orientale ha approvato la nomina di un nuovo governatore della banca centrale, che potrebbe contribuire a porre fine alla crisi che ha ridotto drasticamente la produzione di petrolio del Paese.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)