LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono in rialzo, estendendo i guadagni della seduta precedente, grazie a un calo oltre le attese nelle scorte di greggio statunitensi e sulla debolezza del dollaro dopo che la banca centrale Usa ha segnalato costi di rifinanziamento più bassi per il 2024.
Intorno alle 10,40 italiane, i futures sul Brent scambiano in rialzo di 1,17 dollari, o dell'1,6%, a 75,43 dollari il barile. Il greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) guadagna 1,04 dollari, o l'1,5%, a 70,51 dollari il barile.
Il dollaro è scivolato ai minimi di quattro mesi dopo che le ultime proiezioni economiche della Federal Reserve hanno indicato che il ciclo di rialzi dei tassi di interesse è terminato e che nel 2024 sono attesi costi di rifinanziamento più bassi.
Il presidente della Fed Jerome Powell ha detto ieri che lo storico ciclo di inasprimento della politica monetaria è probabilmente finito.
Tassi di interesse più bassi riducono il costo del denaro per i consumatori, con una potenziale spinta alla crescita economica e alla domanda di petrolio. Un dollaro più debole rende il greggio meno costoso per gli acquirenti esteri.
I prezzi sono sostenuti anche da un decumulo delle scorte di greggio degli Stati Uniti superiore al previsto.
Secondo i dati dell'Energy Information Administration (Eia), le scorte di greggio sono scese di 4,3 milioni di barili, oltre le attese, nella settimana all'8 dicembre in un contesto di calo delle importazioni.
I futures sul Brent hanno perso circa il 10% da quando l'Opec+ ha annunciato piani per un nuovo round di tagli alla produzione il 30 novembre.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)