Investing.com - I futures del greggio salgono questo martedì, mentre i traders attendono la pubblicazione dei dati settimanali sulle scorte statunitensi ed i prodotti raffinati per valutare la forza della domanda da parte del principale consumatore mondiale di greggio.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a giugno sale di 27 centesimi, o dello 0,45%, a 59,52 dollari al barile negli scambi della mattinata europea. I futures restano in un range stretto che va da 59,13 a 59,59 dollari al barile.
Ieri, il prezzo del greggio Nymex è sceso di 14 centesimi, o dello 0,24%, a 59,25 dollari. I futures del greggio scambiati sulla borsa di New York hanno toccato il massimo di cinque mesi di 62,58 dollari il 6 maggio.
L’American Petroleum Institute pubblicherà i dati sulle scorte nel corso della giornata, mentre il report governativo di domani dovrebbe mostrare che le scorte di greggio sono diminuite di 125.000 barili nella settimana terminata l’8 maggio.
Nelle ultime settimane, i futures del greggio statunitensi sono rimasti supportati tra le speranze che la produzione di petrolio di scisto USA abbia toccato il culmine e possa iniziare a scendere nei prossimi mesi, grazie anche alla riduzione del numero degli impianti di trivellazione.
Secondo quanto dichiarato dall’agenzia di ricerche di settore Baker Hughes (NYSE:BHI), il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti si è ridotto di 11 unità a 668 la scorsa settimana, il ventiduesimo calo settimanale consecutivo ed il minimo dal settembre del 2010.
Gli investitori hanno seguito da vicino la riduzione degli impianti di trivellazione negli ultimi mesi per cercare di capire se possa contribuire a ridurre l’eccesso di greggio sul mercato.
Tuttavia, gli analisti dei mercati ritengono che la recente impennata sul mercato del greggio possa spingere alcuni produttori a regolare la produzione se i prezzi dovessero restare superiori ai 60 dollari al barile.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a luglio sale di 29 centesimi, o dello 0,44%, a 65,91 dollari al barile. Ieri, il prezzo del greggio Brent è sceso di 54 centesimi, o dello 0,82%, a 65,62 dollari. I futures del greggio Brent scambiati sulla borsa di Londra hanno subito un’impennata al massimo di cinque mesi di 69,93 dollari il 6 maggio.
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio pubblicherà la valutazione mensile del mercato del greggio nel corso della giornata ed i traders seguiranno il report da vicino per cercare di avere maggiori informazioni sulle prospettive delle scorte e della domanda.
Lo spread tra il Brent ed il WTI è di 6,39 dollari al barile, contro i 6,37 dollari segnati alla chiusura di ieri.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,2% a 94,92, staccandosi dal massimo di ieri di 95,33.
I riflettori sono puntati sul report di domani sulle vendite al dettaglio USA per il mese di aprile, che potrebbe fornire nuove indicazioni sulla forza dell’economia e sulla tempistica di un aumento dei tassi statunitensi.
I recenti report economici hanno mostrato che l’economia è rallentata dall’inizio dell’anno, spingendo molti investitori a rinviare le aspettative sulla tempistica del primo aumento dei tassi da parte della Federal Reserve.